Reggio Calabria - Un uomo di 46 anni, D.S.,  è stato arrestato dai Carabinieri di Reggio Calabria che hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della DDA reggina. Il soggetto, posto ai domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico, deve rispondere di  calunnia perpetrata  "con più  azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, compiute in tempi diversi. L’indagato - nominato consulente tecnico per l'analisi dei tabulati telefonici dalla difesa di Demetrio Domenico Pratico',  quest'ultimo imputato nell'ambito dell'operazione "Piccolo Carro" – aveva accusato un Maresciallo dei Carabinieri, in servizio presso il Comando Provinciale di Reggio Calabria, di aver falsificato dati ed omesso fatti e circostanze, al fine di arrecare un danno ingiusto al suo assistito. Nella sua "relazione di consulenza tecnica di parte", D.S., in qualita' di 'specialista informatico, audio, video, ponti BTS', si sarebbe spinto ad accusare, consapevolmente secondo la Procura, la stessa polizia giudiziaria di aver manipolato i dati contenuti nei tabulati telefonici, di aver occultato file relativi a presunti tabulati  acquisiti dalle forze dell’ordine e non consegnati alla difesa e di avere introdotto quindi nel processo prove false a carico di Demetrio Domenico Praticò o, quantomeno, intralciato l'accertamento della verità per arrecare intenzionalmente un danno ingiusto al suo assistito.

Il supplemento di indagini delegato alla polizia giudiziaria, però, ha permesso di verificare che le gravi accuse non erano fondate;  al contrario, durante il controesame del teste, il pm, in udienza, ha dimostrato la correttezza dell'operato dei carabinieri e la malafede delle affermazioni del consulente, solo in parte ritrattate nel corso della testimonianza resa davanti al collegio giudicante.