Mischa Taubner è un giornalista tedesco della Brand Eins, una rivista che si occupa di economia. Scrive storie di personaggi di tutto il mondo, soprattutto di imprese innovative che offrono soluzioni nuove ai problemi sociali e ambientali. Per Italia ha scritto di Rita Levi Montalcini, dell’imprenditore Enrico Loccioni, di Andrea Segrè un agronomo ed economista, e per quanto riguarda le tematiche ambientaliste ha raccontato la storia del Parco ai Pioppi di Treviso che funziona senza elettricità. 
 
Davanti ad un buon caffè nel centro storico di Cosenza, ragioniamo su ciò che più lo ha colpito della nostra regione dopo il tour appena concluso. «Mi ha colpito la bellezza della Calabria, che però non viene apprezzata abbastanza. C’è la natura molto bella ma anche i rifiuti che la inquinano. Poi c’è un cibo fantastico, ma ne servono troppo nei ristoranti. Come cliente non mi piace il pensiero che tutto quello che non mangio viene buttato via».
 
Mischa prima di venire in Calabria aveva una certa conoscenza della nostra terra. «Della Calabria sapevo che ha un mare bellissimo e cibo delizioso. Quando ho studiato a Bologna, trent’anni fa, ho abitato insieme con tre ragazzi, due napoletani e un calabrese. Ogni tanto il ragazzo calabrese portava il cibo fatto della mamma in Calabria: olive, melanzane, salsicce, formaggio, olio».
 
Ma in Germania come vedono la Calabria? Ne parlo con Mischa evidenziando come spesso all’estero se ne scrive male. E quello che dice Mischa fa capire che sono tanti gli aspetti negativi che riportano i tedeschi. Ma poi approfondendo questo aspetto, molte cose vengono chiarite. «In Germania non si parla molto della Calabria. Ma la cosa di cui più si parla è la ‘ndrangheta. Si parla del Sud d’Italia in generale, soprattutto della grande differenza economica fra il Sud e il Nord».
 
Il giornalista tedesco è venuto in Calabria per capire come funziona il suo tessuto economico-produttivo, in particolare il mondo delle imprese. E anche delle tematiche ambientali delle quali è ben informato. «Fra le altre imprese ho visitato il Mulinum, l’azienda agricola di Stefano Caccavari che coltiva i grani antichi e che è diventato un modello per tutta Italia. Un anno fa mi ha scritto una lettrice di una nostra rivista che abita a Firenze. Mi ha parlato di Stefano e mi ha raccontato come ha saputo mettere in piedi e con successo il suo Mulinum».
 
Com’è noto fra i problemi più gravi della Calabria emergono quello delle infrastrutture e dei collegamenti. E lui ce lo conferma. «Ho preso il volo da Amburgo per Catania, in Sicilia. So che c’è un aeroporto internazionale anche in Calabria ma non serviva andarci perché avrei dovuto cambiare due volte l’aereo e il viaggio sarebbe durato almeno 7 ore».
 
L’economia calabrese è stato un tema che il giornalista tedesco ha voluto capire bene. Ha chiesto tante notizie e ha voluto capire come si tiene in piedi una regione così fragile ma anche piena di potenzialità e opportunità. «Per quanto riguarda l’economia ho visto che non esistono tante imprese industriali. Mi sembra che l’agricoltura e il turismo siano i settori più promettenti. La cipolla di Tropea, la patata di Sila… ci vogliono altre eccellenze come queste. Poi la Calabria ha una storia e una cultura veramente straordinarie. Bisogna raccontare con orgoglio la storia di questa regione così diversa».
 
Mischa si è particolarmente informato delle nostre bellezze artistiche e paesaggistiche, ha voluto vedere i nostri mari, le montagne, i parchi e i suoi tesori artistici e culturali. Prima di riprendere la strada del ritorno gli ho chiesto se ritornerà in Calabria, magari in vacanza. «Si, sono sicuro di ritornare per fare le vacanze qui. Anche perché la Calabria mi piace, e mi piace la gente così gentile. E poi apprezzo molto che questa terra non venga presa d’assalto dal turismo di massa».  
 
Mischa Taubner è appena ripartito per Amburgo, al termine di una breve ma intensa visita come inviato del suo giornale ‘Brand Eins’. Ha voluto conoscere la nostra regione da vicino, per avere tutte le informazioni finalizzate alla redazione di un dossier. L’impressione è che il giornalista tedesco si sia fatto un’idea positiva della nostra terra, soprattutto delle sue bellezze naturali, avendo comunque sottolineato la necessità della difesa e della tutela ambientale. Molto gradite le nostre eccellenze dell’agroalimentare e l’accoglienza dei calabresi.