Il vicepremier e ministro dei Trasporti torna sulla strage di Cutro e sulle polemiche riguardo ai mancati soccorsi. Spazio anche al ponte sullo Stretto: «In settimana potrebbe arrivare il decreto»
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«Solo pensare che i 10.200 marinai e marinaie della Guardia costiera possano deliberatamente scegliere di non salvare qualcuno mentre stanno facendo un lavoro straordinario è qualcosa di disgustoso». Lo ha detto a 24 Mattino su Radio 24 il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, a proposito della tragedia di Cutro in cui hanno perso la vita decine di migranti.
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«Spero - ha aggiunto - che la politica ritrovi una sua dimensione e anche un suo limite nelle accuse e nella polemica. Pensare che qualcuno pensi a Salvini che chiama di notte l'ammiraglio Carlone, comandante della guardia costiera, e gli dica: "no mi raccomando è partito un barcone, lasciali affondare", è una roba da deficienti».
Nel corso della trasmissione spazio anche al tema del ponte sullo Stretto: «Se tutti danno gli elementi utili a chiudere il dossier, il decreto Ponte potrebbe arrivare anche questa settimana», ha detto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture,, spiegando che stiamo «analizzando quante persone lo userebbero, quanto costerebbe, chi lo cofinanzierebbe, quanto farebbe risparmiare in termini di tempi, solo in treno un'ora e mezza, e in termini di riduzione di impatto ambientale».