A lanciare l’idea Giuseppe Pedà, ex sindaco del comune della Piana ed esperto di marketing gastronomico: «Sarebbe un modo per far conoscere in Italia e all’estero un prodotto tipico locale molto apprezzato»
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In Italia oggi si celebra il Carbonara day, pietanza famosa in tutto il mondo, simbolo della cucina tricolore. La ricetta ufficiale, composta da pasta, guanciale, pecorino, uova e pepe, compie 70 anni.
Prendendo spunto da questa ricorrenza, in Calabria si è pensato che sia giunto il momento di istituire lo “Struncatura day” per promuovere un piatto tradizionale della Piana di Gioia Tauro, e così valorizzare anche tutto il territorio.
A lanciare l’idea Giuseppe Pedà, ex sindaco di Gioia Tauro ed esperto di marketing gastronomico: «Sarebbe un modo per far conoscere in Italia e all’estero un prodotto tipico locale molto apprezzato. Lo “Struncatura day”, a mio avviso, deve essere un giorno nazionale di promozione del nostro prodotto tipico. Negli anni c’è stata una divulgazione importante, ma ancora la diffusione non è capillare. Il sindaco di Tropea ha già accolto di buon grado il proponimento, chef famosi come Alessandro Circiello sono rimasti entusiasti e food blogger del calibro di Carlo Gaiano, con milioni di follower, hanno sposato l’idea. Secondo me, è il momento, di concerto con chi si occupa del settore enogastronomico e di promozione del territorio, di incentivare l’istituzione di questa giornata nazionale».
A Gioia Tauro e a Palmi, in estate, nel mese di agosto, volontari di associazioni della zona organizzano da anni sagre della Stroncatura con l’intento di valorizzare le tradizioni. Gli eventi sono molto apprezzati da residenti e turisti.
La storia della Stroncatura
La Stroncatura, in dialetto calabrese Struncatura, è una pasta simile alle linguine, originariamente fatta con il materiale di scarto della produzione della farina. È un piatto di origini amalfitane, diventato negli anni tipico della cucina calabrese, con uno sviluppo importante nella Piana di Gioia Tauro. Gli amalfitani, intorno alla fine del 1800, avviarono cospicui rapporti commerciali in zona, aprendo anche svariate attività. Così si diffuse il prodotto, che in principio era un piatto della cucina povera, in quanto si narra che si raccoglievano da terra i residui misti di farina e crusca delle operazioni di molitura del grano e si amalgamavano generando la pasta scura chiamata, appunto, stroncatura, che veniva venduta a prezzi esigui o usata addirittura per gli animali. Oggi il prodotto viene preparato utilizzando materiali di qualità come il grano integrale.
La Stroncatura per le proprie caratteristiche di ruvidezza si combina benissimo con i condimenti. Questo tipo di pasta viene usualmente condita con ingredienti della tradizione contadina, quali olio extravergine di oliva, peperoncino, alici e mollica.