«Dopo anni di commissariamento, l’ultimo dei quali in capo al governatore Roberto Occhiuto, è sempre più in affanno il sistema sanitario calabrese». È quanto ha affermato il sindaco di Cosenza Franz Caruso, plaudendo alla decisione del Coruc di ampliare l’offerta formativa dell’Unical. Le dichiarazioni che arrivano dal nord della Calabria si inseriscono in un dibattito a distanza che hanno coinvolto anche Catanzaro e Rende, dove la Federazione Riformista ha evidenziato «la lungimiranza delle battaglie che noi riformisti stiamo conducendo da circa 20 anni in consiglio comunale, in consiglio regionale, in decine e decine di convegni e sui mass-media. La Calabria – hanno sentenziato i principiani - ha bisogno di medici che la sola Facoltà di Medicina di Catanzaro non riesce a soddisfare».

«Ancora ad oggi, non solo non si garantiscono i livelli essenziali di assistenza – ha aggiunto Franz Caruso - quanto è notevolmente cresciuto l’esodo dei calabresi verso le strutture sanitarie del Nord Italia. Un fattore quest’ultimo che contribuisce ad aumentare il nostro debito sanitario, trasferendo importanti risorse in altre regioni del Paese. Ritengo, pertanto, che sia giunta l’ora di dar vita ad un piano di rientro dal debito sanitario che rilanci in maniera moderna il sistema sanitario regionale. In questa situazione drammatica ed emergenziale, però, registro con favore un passo importante verso la sanità della Calabria che è dato dall’istituzione di quattro nuovi corsi di laurea all’Unical».

Messaggio indiretto a Fiorita

Il sindaco del capoluogo bruzio lancia quindi un messaggio indiretto a Nicola Fiorita, che da Catanzaro ha annunciato un muro. «Una decisione, questa del Coruc - ha spiegato ancora Franz Caruso - che non può parlare un linguaggio campanilistico, rappresentando una scelta di valore che qualifica l’intera sanità calabrese. Non a discapito, dunque, di Catanzaro e non a beneficio di Cosenza, ma a favore della Calabria, che per progredire e crescere deve fare complessivamente un salto di qualità culturale, mettendo da parte le divisioni territoriali per sentirsi unita come comunità regionale».

Secondo Caruso «non è in discussione il declassamento dell’Umg, che rimane un’eccellenza da tutelare, ma il potenziamento dell’offerta formativa calabrese. Magna Graecia e Unical, insieme, renderanno competitiva la Calabria nel sistema sanitario nazionale, favorendo anche la crescita delle competenze e delle professionalità. È ovvio che per riuscire in questa sfida è necessario realizzare in tempi brevi il nuovo ospedale hub regionale di Cosenza, per il quale il Comune ha fatto quanto era nelle proprie competenze, passando la palla alla Regione Calabria in attesa che in tempi rapidi ne avvii le procedure necessarie».

«In Calabria dobbiamo fare rete - conclude il sindaco di Cosenza Franz Caruso - in tutti i settori della vita pubblica, a cominciare dai trasporti e dalla mobilità che vanno potenziati, per unire i nostri punti di eccellenza (Unical, Umg, Mediterranea...), evitando vecchi metodi di divisione, per avere insieme l’ambizione di far crescere la Calabria tutta».