L'amministratrice bruzia interviene dopo le parole della sua collega di Catanzaro che nei giorni scorsi aveva fatto appello a Wanda Ferro: «Dal capoluogo di regione polemica sterile e anacronistica»
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La vicesindaca di Cosenza Maria Pia Funaro entra a gamba tesa nella polemica scatenata dall’ipotesi di istituire una facoltà di Medicina all’Università della Calabria. Una polemica che vede contrapposti i due territori cosentino e catanzarese, con il sindaco e gli amministratori del capoluogo di regione che alzano le barricate a difesa dell’unicità del corso di laurea già esistente e le città di Rende e Cosenza che restituiscono le accuse di campanilismo al mittente e premono per quello che vedono come un punto a favore dello sviluppo dell’intera Calabria.
Funaro risponde così alla collega vicesindaca del capoluogo di regione Giusy Iemma che nei giorni scorsi ha fatto appello a Wanda Ferro – in qualità di esponente del Governo – affinché faccia «da cassa di risonanza per impedire l'inutile, costosa e dannosa nascita di una seconda Facoltà di Medicina in Calabria».
E risponde parlando di «una polemica sterile e anacronistica, quella che si è innescata a seguito della notizia relativa all’apertura di un corso di Laurea in Medicina e Tecnologie Digitali presso l’Università della Calabria nel capoluogo cosentino», aggiungendo: «Meraviglia la violenza delle polemiche, la loro pretestuosità».