FOTO E VIDEO | Lo specchio d’acqua dinnanzi la celebre Chiesetta di Piedigrotta è interdetto alla balneazione da qualche giorno. Ma gli avvisi sono stati rimossi. Ecco come hanno reagito i bagnanti alle nostre domande
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Frotte di turisti raggiungono la spiaggetta di Piedigrotta, a Pizzo, ignari del divieto di balneazione che vige a seguito dei prelievi effettuati il 21 giugno scorso dall'Arpacal, che ha accertato la presenza - nel tratto di mare denominato “Area Museo Civico” - di una contaminazione batteriologica superiore ai limiti previsti dalla legge. Valori fuori norma che starebbero rientrando, fa sapere il sindaco di Pizzo Sergio Pititto, già pronto a revocare l'ordinanza di divieto che, però, è ancora in vigore. Insomma, c'è ma non si vede. Qualcuno, infatti, ha rimosso gli avvisi affissi dal Comune: «Non posso farmi il bagno qui? E dove sta scritto?!», domanda contrariato un turista. E non è il solo. La stessa espressione prima perplessa e poi contrariata l’assumono tutti i vacanzieri ai quali abbiamo chiesto se fossero a conoscenza dell’ordinanza che vieta la balneazione. Nonostante ciò, infatti, sono diversi i bagnanti che si godono il sole e il mare in un tratto, a loro insaputa, temporaneamente interdetto.
Un problema quello dello sversamento in mare di liquami, che si trascina da anni, a Pizzo come in altre località turistiche della Costa degli dei e non solo. Oggi il mare è limpido, ma nei giorni scorsi sono ricomparse le chiazze giallastre nonostante gli interventi sugli impianti di depurazione e gli sforzi messi in campo dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che lo scorso anno proprio dal litorale vibonese ha avviato una ricognizione per scovare gli scarichi abusivi, tra le principali cause dell’inquinamento nei pressi della costa. Tanto è stato fatto, ma i risultati tardano ad arrivare. Il mare pulito, promesso da Roberto Occhiuto, è un traguardo che appare ancora molto lontano.