Il direttore generale dell’ente benefico, Gianni Romeo, ospite dell’approfondimento giornalistico. «Nella nostra regione il fenomeno è ormai strutturale, lo scorso anno abbiamo distribuito 7500 tonnellate di alimenti»
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Il direttore generale del Banco alimentare Calabria, Gianni Romeo e Pier Paolo Cambareri
In una Calabria che prova a conquistare nuove economie, sperando di risollevarsi per rendere più agevole la vita dei calabresi, una parte di questi lotta, invece, per la sopravvivenza. E contro una povertà diffusa, nascosta da un velo di dignità ed in un ambito dentro al quale operano centinaia di associazioni. Come il Banco alimentare, attivo dal 1996.
Nel corso dell’approfondimento giornalistico della redazione di LaC News24, Dentro la notizia, Pier Paolo Cambareri ha intervistato il direttore generale del Banco alimentare Calabria, Gianni Romeo.
«Distribuite 7500 tonnellate di derrate alimentari»
«Nella nostra regione – spiega – assistiamo 130 mila persone attraverso 250 associazioni ed enti no profit che si riforniscono da noi. Lo scorso anno abbiamo distribuito 7500 tonnellate di generi alimentari che convergono nei capannoni di Rende dalla Comunità europea».
Il lavoro del Banco alimentare «è impegnativo ed assume connotati importanti sul territorio regionale, in cui siamo presenti in modo capillare con oltre 600 enti accreditati tra associazioni, mense, parrocchie. Questo esercito del bene opera quotidianamente, a volte sostituendosi ai comuni, allo Stato per un servizio che va incoraggiato, non solo a parole».
I nuovi poveri
Gente, quindi, con una famiglia ed un lavoro dignitoso che per una qualche ragione – una separazione ad esempio – si ritrova per strada da un giorno all’altro. «Gente che non ce la fa più ad andare avanti per fenomeni diversi, come i casi delle famiglie che vanno in frantumi, tra case perse e alimenti da versare».
«In Calabria aiutiamo 15mila bambini»
«In Italia – Romeo continua a riferire dati allarmanti – nella società di oggi 1,3 milioni di bambini soffrono la povertà, anche educativa, ovvero non hanno la possibilità di essere seguiti da nessuno. Il nostro, quindi, è un impegno arduo: chiediamo alle associazioni quanti bambini aiutano per fare in modo di offrire panieri adatti».
«In Calabria i bambini che aiutiamo sotto la soglia della povertà sono 15mila. Siamo intervenuti in tante emergenze, nella tendopoli di San Ferdinando, coi migranti e la preoccupazione per il futuro resta perché riscontriamo difficoltàa raccogliere più derrate alimentari possibili».
L’iniziativa: la giornata nazionale della colletta alimentare
Sabato prossimo, in proposito, sarà una giornata importante perché dedicata alla Colletta alimentare. Tutti, quindi, potranno contribuire nella raccolta di generei alimentari. «L’anno scorso in tutta Italia – conclude Gianni Romeo – Banco alimentare ha raccolto 90 mila tonnellate di alimenti. La giornata nazionale della colletta alimentare serve anche per sensibilizzare e formare le coscienze sul tema della povertà. Lo scopo è quello di raccogliere prodotti che ci consentano di offrire un paniere più colmo per Natale».
La lotta allo spreco
L’ultima considerazione del direttor generale è allo «spreco prodotto dalla catena della grande distribuzione e della trasformazione. Anche per questo formiamo gli studenti delle scuole perché creino una coscienza contro questo fenomeno, incentivando ai valori dell’attenzione verso l’altro e della condivisione».