Si chiama Corecom Academy in Tour ed è un progetto inedito su scala nazionale tanto che tutti gli altri Comitati regionali l’hanno prenotato per attivarlo su scala nazionale.

La Calabria scende in campo con un progetto pilota a favore degli studenti contro ogni forma di cybercrime. Corecom, Consiglio regionale ed Università Magna Grecia, hanno firmato a Catanzaro una convenzione operativa.

Bravi e fragili

«I dati che noi abbiamo sono allarmanti – dice l’avvocato Fulvio Scarpino, presidente del Corecom Calabria – e parlano di un +75% dei casi di tentativo di suicidio e di una bambina ogni 5 vittima di cyberbullismo. Proporremo un progetto pilota che guarda prima l'educazione effettiva, ancora prima di quella sessuale, e poi l'educazione digitale. Perché è importante? Perché i nostri ragazzi, i nostri giovani, sono avanti anni luce dal punto di vista tecnologico, però hanno una fragilità enorme».

Questionari per tutti

«Si parte già a maggio da una scuola di Soverato – afferma il docente Antonio Viscomi – Nelle scuole distribuiremo questionari parlando ai ragazzi con professionisti del settore, quindi ragioneremo sui risultati e costruiremo un modello che potrà essere esportato in tutto il territorio nazionale. E questi risultati ci consentiranno di modellare o modulare il percorso che abbiamo ipotizzato per renderlo veramente effettivo ed efficace nella realtà concreta».

Non solo paesaggi

Particolarmente orgoglioso ed a tratti piuttosto critico il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. «Vogliamo una Calabria che sia competitiva, che assurga alle cronache ovviamente per le proprie qualità. Non più essere identificata solo per gli stupendi paesaggi naturali, ma anche per la nostra cultura e per gli uomini che ci hanno rappresentato e che ci rappresentano, perché penso che i luoghi e i territori si debbano identificare con le persone che vivono nei territori».

Spalle larghe

«Siamo un'università relativamente giovane – ha aggiunto il magnifico rettore dell’Umg Gianni Cuda –  ma come dico sempre, che ha le spalle larghe, che appunto essendo luogo della ricerca e dell'innovazione è sempre pronta ad affrontare queste sfide. Noi lo facciamo quotidianamente con i nostri colleghi, con i nostri ricercatori, con i nostri medici, con i nostri ingegneri e lo facciamo soprattutto per assicurare una formazione di qualità e di eccellenza ai nostri studenti, che saranno la futura classe dirigente di questa regione».