Una musica che si fonde con ritmi antichi e moderni e che ha mantenuto l’originalità delle proprie radici per esaltare una regione unica, piena di vita e tradizioni
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Una storia che inizia da lontano quella dei Kalavrìa, che sa di passato, ricordi, radici, emozioni tutte utilizzate sapientemente e senza filtri, come la nostra terra nuda, cruda e piena di vita. A rendere il gruppo un punto di riferimento della cultura etnica e autoctona calabra gli insegnamenti che i protagonisti e Nino Stellittano in primis hanno attinto da nonni e padri.
Una vita dedicata ad amare la propria terra, a studiare ogni sua sfaccettatura e che attraverso gli scritti e le canzoni di Nino Stellittano stanno lasciando una splendida immagine della nostra Calabria. Componimenti che la vorrebbero lontana dalla globalizzazione, causa di morte delle tradizioni e delle identità di un popolo.
Non a caso in un giorno in cui si parla di rinascita, di scelte giuste e di presa di coscienza i Kalavrìa con le loro canzoni allieteranno la seconda serata della seconda tappa di Link Orgoglio e Pregiudizio che si svolgerà a Vibo Marina il prossimo 3 agosto alle 21.
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Non esistono solo i luoghi comuni per raccontare la nostra terra, ma c’è anche un nuovo modo di raccontarla attraverso le belle realtà che la popolano e parlano di tradizioni, di storia, buoni sentimenti e brava gente che lotta quotidianamente per far emergere questa meravigliosa regione.
Molti successi hanno costellato la carriera dei Kalavrìa nell’arco di 45 anni, partiti dalla terra natia hanno calcato i palcoscenici italiani lavorando in programmi di rilievo nazionale, ma non hanno mai abbandonato le proprie radici e la propria terra, luogo in cui ogni loro componimento, scritto e filmato è fonte di ispirazione e motivo di orgoglio. Come dicono loro “tanti anni che raccontano la storia indelebile nel futuro che avanza protagonista della nostra vita”.
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L’obiettivo che Stellittano e i Kalavrìa si prefiggono è quello di restituire dignità alla Calabria attraverso l’arte della musica. Così come si legge sul loro sito “Quel Calabrese con la “C” maiuscola che prende le distanze da un’economia sempre più globalizzata, che cancella le identità dei popoli, opponendosi a quelle logiche che vorrebbero ridurre il Sud Italia a una terra improduttiva, priva di Talenti. In questo senso può essere visto come rivolta dell’arte e della cultura che crea sviluppo, ripartendo da calabresi virtuosi, ma poco conosciuti, che già avevano dato un forte input alla cultura ottocentesca come i poeti Mastro Bruno Pelaggi e l’Abate Antonio Martino”.
Il progetto KALAVRÌA punta a riappropriarsi di quei valori calabri ed identitari che in molti sembrano aver dimenticato. Ricordare, dare nuova linfa e riproporre nel futuro una Calabria sempre più vicina agli antichi fasti della Magna Grecia.
Ma solo vedendoli, si è in grado di percepire quanto forte sia il messaggio che mandano. Una musica che si fonde con ritmi antichi e moderni e che ha mantenuto l’originalità delle proprie radici.
Come dice Stellittano: “Le nostre storie sono da raccontare e attraverso le canzoni possiamo fare riflettere la gente. In quaranta anni di musica, mi è sempre piaciuto rivalutare i valori veri delle civiltà contadine, la semplicità e l’umiltà, e schierarmi con umile pensiero verso gli ultimi, nel viaggio tra cultura popolare e letteratura”. Allora non resta che ascoltarli il 3 agosto alle 21, nell'area portuale di Vibo Marina, dopo i due talk della seconda tappa di Link - Orgoglio e Pregiudizio, per tuffarsi in una full immersion di emozioni perdute e ritrovate.
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