Michele Conia ha presentato una richiesta di accesso agli atti sulle indagini ambientali ma senza ottenere riscontro: «Da anni chiedo chiarezza su questa questione per poter tranquillizzare i cittadini»
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
L’ombra dei rifiuti tossici sui cantieri della Limina. A (ri)sollevare il caso Michele Conia, sindaco di Cinquefrondi, consigliere metropolitano e presidente dell’assemblea associazione città degli ulivi dei comuni della Piana di Gioia Tauro, in merito alla richiesta di sollecito di risposta inviata all’Anas con oggetto “Accesso agli atti sulle indagini ambientali sul Traforo della Limina”.
«Da anni – dichiara – chiedo chiarezza sulla questione della possibile presenza dei rifiuti tossici sotto la galleria della Limina, per cui ci sono state varie inchieste giornalistiche e testimonianze di pentiti».
«Il giorno 02/12/2024, da questo ufficio, in seguito all’interlocuzione tenutasi il 29/11/2024 con il responsabile dell’Anas, l’architetto Curcio, presso il programma Linea Aperta dell’emittente televisiva TeleMia – spiega Michele Conia – il sottoscritto ha presentato formale richiesta di accesso agli atti per le indagini ambientali condotte sul Traforo della Limina alla quale, passati i 30 giorni previsti dalla legge, non è pervenuta, ad oggi, nessuna risposta, e abbiamo inviato ulteriore richiesta di sollecito».
Il sindaco vuole vedere che tipo di studio è stato fatto e conferma la propria preoccupazione su quello che potrebbe esserci sotto il traforo della Limina, in quanto per il ruolo che ricopre è il responsabile dell’igiene e della sanità comunale.
«Secondo quanto espresso dal sopracitato architetto, tali indagini e accertamenti, eseguiti prima dell’inizio dei lavori sulla Ss 106, testimonierebbero dati rassicuranti – dichiara Conia – si rinnova la volontà di poter visionare gli accertamenti condotti, utili per tranquillizzare tutti i cittadini su una questione travagliata mai precedentemente e del tutto chiarita».