Sensibilizzare i giovani sui temi della transizione energetica e della sicurezza sul mondo del lavoro. È stato questo il filo conduttore del seminario inserito all’interno dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, organizzato all’Ipsia di Locri in sinergia con l’Esef, l’ente scuola edile per la formazione e la sicurezza della provincia reggina. Nel corso del dibattito, a cui ha preso parte in collegamento anche il presidente regionale dell’Inail Fabio Lo Faro, alla sua prima uscita pubblica, si è affrontato il tema dell’uso di materiali di costruzione a basso impatto ambientale e dei rischi rappresentati dal fornire manovalanza a basso costo.

I lavori, che hanno registrato gli interventi di Danelia Patrucco, responsabile comunicazione di “Energy4com” e del geometra Luigi Troia della “Saint-Gobain Weber”, sono stati introdotti dal dirigente dell’Ipsia di Siderno-Locri, Gaetano Pedullà. Al centro degli interventi che si sono registrati è stata posta l’importanza della formazione professionale, come unica strada da intraprendere per limitare al massimo i rischi sui luoghi di lavoro e fare della conoscenza e della sicurezza i concetti cardine di un mondo lavorativo in costante mutamento. Un mondo che, anche grazie agli investimenti sulla transizione energetica, dovrebbe rinnovarsi ed aprirsi a nuove figure professionali, con la creazione di almeno centomila posti di lavoro.

Per questo, come evidenziato dal direttore regionale dell’Inail Fabio Lo Faro, è determinante avviare un rapporto sinergico con le istituzioni scolastiche al fine di fare della formazione il punto cardine attorno al quale fare ruotare tutti gli altri interventi professionalizzanti in grado di plasmare il lavoratore del futuro: un lavoratore capace, informato, responsabile e rispettoso delle leggi e delle normative che regolano i luoghi di lavoro.

«Il rinnovo contrattuale dell’edilizia guarda prepotentemente alla formazione e alla sicurezza - dichiara Maria Elena Senese, - innalzando all’1% il contributo a carico delle imprese per la formazione. La metà di questo 1% è destinato alla sicurezza. Abbiamo dato la possibilità ai preposti di partecipare a corsi di formazione gratuiti presso gli enti bilaterali del settore. Questo è un punto centrale se si vuole mettere lavoratori e imprese nelle condizioni di sapersi confrontare con le nuove tecnologie e le innovazioni del settore, come il green building, la bio edilizia, il rischio sismico e il recupero energetico».

«Senza formazione - ha concluso Francesco Carnevale - il lavoro non può essere eseguito nel modo migliore, i rischi di incidenti sui cantieri sono troppo alti. Come ente scuola di formazione edile di Reggio Calabria, coscienti che questo sia il discrimine fra un cantiere sicuro ed uno insicuro, ci stiamo adoperando per portare nelle scuole il progetto finalizzato a capire l’importanza della formazione».