VIDEO | Nella frazione di Limpidi le donne la notte prima della festa cucinano insieme e il giorno dopo il pasto viene consumato insieme a tutti i paesani. Quest'anno presente anche il vescovo di Vibo Attilio Noto
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A Limpidi, frazione di Acquaro, in provincia di Vibo Valentia, in occasione della festa di San Giuseppe, si rinnova un'antichissima tradizione conosciuta come "u cumbitu di San Giuseppe". Altro non è che un convivio in cui un gruppo di signore, la notte prima della festa, si raduna per cucinare le varie pietanze che la mattina successiva verranno offerte a tutto il paese.
San Giuseppe è lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù e viene definito dalla Santa Chiesa un uomo giusto. Nel 1870 fu dichiarato dal beato Papa Pio IX patrono della Chiesa cattolica e le figure di San Giuseppe, Maria e Gesù Bambino vengono anche conosciuti come la Sacra Famiglia.
Limpidi è un piccolo borgo di sole cento anime che per via dell'emigrazione pian piano si sta spopolando, ma per l'occasione della festa molti emigrati vi fanno ritorno, soprattutto quest'anno, visto che da due anni, per via della pandemia, era sospesa e il parroco don Rocco Suppa ha voluto invitare anche il nuovo pastore della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro.
Durante l’omelia il prelato ha ricordato il ruolo di San Giuseppe nella Sacra Famiglia che ha saputo educare Gesù alla bellezza e al sudore del lavoro, ma anche alla bellezza di creare le cose con la fatica e con la capacità anche artistica di rendere bello il mondo.
Inoltre, San Giuseppe ha offerto al figlio di Dio un contributo essenziale, diventandone padre e padre adottivo ci ha fatto capire quanto sia importante farsi carico dei piccoli. Alla fine della celebrazione tutto il paese insieme ai sacerdoti e al vescovo, si sono radunati per il tradizionale pranzo, dove a rappresentare la Sacra Famiglia c'erano Mariangela e Simone con i loro otto figli. Secondo la tradizione deve essere la famiglia ad assaggiare e benedire il pranzo per prima pronunciando la frase «Sia lodato Gesù, Giuseppe e Maria».
Durante il banchetto, un gruppo di persone gira per le vie del paese a consegnare il piatto di ceci e broccoli, definito «la devozione di San Giuseppe» alle persone malate e che non sono riuscite a partecipare.