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CATANZARO - Le spese pazze del consiglio regionale ancora una volta sotto la lente d'ingrandimento. Soldi devoluti per pranzi e funerali, oltre che contenziosi, finiscono al centro di un'indagine condotta dalla Guardia di Finanza nell'ambito della quale i primi ad essere ascoltati saranno tre ex revisori di palazzo "Campanella". Vittime di una legge regionale stravolta nell'ultima seduta dall'assemblea dell'Astronave, Pasqualino Saragò, Cosimo Forgione e Guido Boccalone hanno deciso di non allontanarsi in silenzio dalla loro postazione, ma raccontando i loro ripetuti richiami sul modus operandi di vari dirigenti di dipartimento in materia di pignoramenti alle società miste, ma anche di spese di rappresentanza.
Su quest'ultimo aspetto, si è concentrata l'attenzione della Guardia di Finanza, visto che troppo spesso non sono state indicate ' le circostanze che hanno determinato l'erogazione, nè la qualifica pubblica o la rilevanza del destinatario'. Come dire, alla voce spese di rappresentanza, senza andare troppo per il sottile, l'ente è arrivato a rimborsare addirittura quasi 1300 euro per 'un omaggio istituzionale in occasione di evento luttuoso', senza contare pranzi e cene, ' per prosieguo dell'attività', servizi di hostess e catering. Nel calderone dell'indagine è finito l'esercizio 2012 rispetto al quale non erano mancati richiami pure dalla Corte dei conti che parlava di ' pedissequa violazione'. Insomma, molto più che semplici punti di vista. Saette avvalorate dal parere negativo dei revisori, preoccupati per le condizioni economiche dell'ente.
Pareri e richiami che ora toccherà alle fiamme gialle analizzare, in un'inchiesta i cui risvolti si preannunciano sorprendenti.