Sui siti degli istituti le prime informazioni su ingressi scaglionati e norme anti-Covid. Non mancano situazioni paradossali con alcuni dirigenti che lamentano la carenza di personale e aule: «Forse si ripiegherà su un paio di container»
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Di pronti sono pronti, i dirigenti di Rende e Cosenza, a ripartire, ma la preoccupazione c’è, inutile nasconderla. Intanto che vengono messe a punto le ultime direttive, i problemi del Covid si accavallano ad altri più antichi, lasciando insegnanti, dirigenti e alunni, col fiato sospeso.
Il ritorno il classe a Cosenza e Rende
«È peggio dell'anno scorso», Antonio Iaconianni, dirigente del Liceo Classico Telesio, sintetizza in poche parole la sua preoccupazione. «Prima eravamo tutelati dall’obbligo del distanziamento, da lunedì, invece, tutti in aula e “laddove possibile” si attuerà il distanziamento. Ecco, quel “laddove” è un dettaglio non di poco conto. Tenere trenta ragazzi in spazi ristretti per tante ore, lo ritengo molto pericoloso, ma purtroppo queste sono le direttive».
Per ovviare a questa situazione di classi-pollaio, l’anno scorso la scuola aveva organizzato la turnazione, ma dalla prossima settimana, invece, tutti in presenza e sempre. «Sono molto deluso, come tanti. Speravamo di vedere il Covid sparire, invece è ancora tra noi, non molla. Ci dicono di rispettare le nuove regole, ma quali nuove regole? Mascherine, d’accordo, disinfettanti, va benissimo, ma senza un distanziamento adeguato a cosa serve?». Per il dirigente dello storico liceo cosentino la soluzione era solo una: la vaccinazione di massa anche per i ragazzi. «Io sono per la scuola in presenza, lo sottolineo, ma in via emergenziale, tenendo conto di eventuali zone più calde che potranno sorgere in corso d'opera, la didattica a distanza è l’unico mezzo che ci resta».
Mancano le aule e personale Ata
Rosalba Borrelli è la dirigente dell’Istituto comprensivo di Rende-Commenda, che aggancia anche due scuole primarie a Zumpano per un totale di 1800 alunni in totale. «Pubblicheremo venerdì sul sito della scuola tutte le coordinate ma mancano ancora due aule. Stiamo cercando una soluzione che non costringa i genitori a saltare da una parte all’altra della città. Ci avevano proposto degli spazi nei dintorni della zona industriale e abbiamo detto no, i genitori che hanno figli in classi e scuole diverse, non possono sobbarcarsi anche questo. Credo si ripiegherà, e parlo delle due classi della primaria di Macchina di Bosco, per un paio di container ma a patto che siano situati nei dintorni della nostra scuola».
Il personale Ata, inoltre, ancora non è stato assegnato. «Se ne avremo a disposizione in numero adeguato procederemo anche alla misurazione della temperatura all’ingresso, altrimenti si andrà a campione. Le scuole non hanno obblighi in tal senso, spetta ai genitori la misurazione, noi procederemo, tramite piattaforma del ministero, alla verifica dei Green Pass, alla predisposizione degli igienizzanti, faremo ingressi scaglionati, come lo scorso anno e poi ci affideremo al buon senso».
I piani anti-Covid
La dirigente del liceo "Pitagora" di Rende, Alisia Rosa Arturi, è tranquilla e anche impaziente di rivedere tutti in classe. «Abbiamo organizzato tutte le procedure previste dal piano anti-Covid. In classe mascherina, distanze e igienizzanti, faremo in modo di arieggiare spesso le aule, insomma attueremo tutto come da programma. Il nostro personale è tutto vaccinato e procederemo al controllo dei Green Pass tramite piattaforma e con un dispositivo che ci permette un riscontro immediato dei certificati. Siamo sereni e pronti ad affrontare questo nuovo anno. Incrociamo le dita».
I lavori nelle scuole
Rossana Perri ha appena raccolto il testimone al “Lucrezia della Valle”. «Un onore e una responsabilità che sono pronta ad affrontare. Certo, le criticità non mancano, le difficoltà del Covid si aggiungono ad altre che riguardano soprattutto gli spazi. Nei prossimi mesi tutti gli istituti scolastici dovranno affrontare i lavori di adeguamento sismico, questo porterà non pochi problemi».
I cantieri entreranno a bomba nel bel mezzo dell’anno scolastico, il perché non siano stati aperti prima, magari in estate a edifici chiusi, resta un mistero. «Per quanto riguarda le pratiche anti Covid devo dire che sono ormai entrate nelle nostre consuetudini e ben introiettate dal personale e dagli studenti. Abbiamo avuto un’altissima adesione alla campagna vaccinale da parte del nostro personale, solo qualcuno non ha potuto sottoporsi all’immunizzazione per motivi certificati di salute, ma i Green Pass saranno controllati con molto scrupolo e attenzione».