Il presidente emerito della Corte Costituzionale è intervenuto al seminario organizzato dalla Fondazione Magna Grecia in collaborazione con il network LaC: «Iniziare dalla scuola per scardinare questi meccanismi di condivisione»
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«Il problema principale è che la mafia ricerca consenso per alimentarsi e per crescere. Questo problema dovrebbe essere affrontato dalla classe politica, intervenendo sulle istituzioni, sui centri di ricerca e sulle scuole a partire dalle elementari fino all’Università per poter instillare una cultura del vivere onestamente».
Così Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte Costituzionale, che è intervenuto al Convegno “Le mafie ai tempi dei social network” organizzato dalla Fondazione “Magna Grecia” con il Gruppo Publiemme, Diemmecom, LaC Network, ViaCondotti21 e l’Universitá Luiss Guido Carli.
«Purtroppo la scuola, la comunicazione di massa e la cultura sono quasi abbandonate al libero mercato. Il libero mercato per la comunicazione significa grandi monopoli internazionali e quindi un intrattenimento che stupisce la gente, ma che non è di nessuno spessore culturale, perché è il risultato di una comunicazione pubblica non attenta a questi problemi», ha concluso Baldassarre.