Dopo aver esplorato America e Asia, ora viaggia per l'Italia a bordo di uno scooter, con cui ha già percorso più di diecimila chilometri. Il suo prossimo obiettivo è di attraversare l'Europa e stabilirsi per qualche mese in Georgia (ASCOLTA L'AUDIO)
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Si chiama Valentina Merico, ha 36 anni, ed è originaria della provincia di Lecce, ma da qualche anno ha scelto di diventare cittadina del mondo, anzi, una "nomade digitale", viaggiando da un parte all'altra del globo, per poi tornare in Italia e percorrerla da nord a sud, anzi, da sud a nord, a bordo del suo scooter Honda di colore rosso, ribattezzato "Valhondino". Attualmente Valentina si trova in Calabria, dove rimarrà per qualche giorno alla scoperta dell'isola Dino, dell'Arcomagno, dei ruderi di Cirella e di tutte le altre meraviglie che caratterizzano il territorio dell'alto Tirreno cosentino. Noi l'abbiamo incontrata a Scalea, dove ha trascorso la giornata di ieri per raccontarci la sua vita avventurosa.
Il posto fisso ad Amazon e il burnout
Valentina, che parla più lingue, parte dalla Puglia a 18 anni, alla volta della Germania, perché vuole essere indipendente. Dapprima lavora per la Nintendo, la casa di produzione nipponica di videogiochi, poi vola in Lussemburgo e trova posto in Amazon, azienda per la quale diventa una project manager di successo. Qui firma un contratto a tempo indeterminato, riceve uno stipendio da capogiro, viaggia a spese dell'azienda e arriva a formare centinaia di persone. Questo "caos" le piace, ma la tiene impegnata quasi tutta la giornata, tanto che non ha più una vita sociale. Nonostante i vantaggi, capisce di essere finita nel vortice del burnout, la sindrome che colpisce i lavoratori sottoposti a un lungo periodo di stress e li priva di energie e motivazione. In quegli stessi mesi l'azienda le propone il trasferimento a Seattle, dove sorge la sede principale. Lai accetta, però chiede ad Amazon una pausa di quattro mesi per riposare e ricaricare le batterie.
Il viaggio in Sud America che le stravolge la vita
Un volo la porta in Sud America, dove visita diversi Paesi. Sola e quasi sempre a contatto con la natura, sente che dentro di lei qualcosa è cambiato. Valentina non vuole più andare a Seattle, né passare tutto il suo tempo chiusa in ufficio. Chiama in azienda e rassegna le dimissioni. Finalmente si sente libera, ma sa che dovrà reinventarsi un lavoro. Torna in Puglia e insieme al suo migliore amico investe tutti i soldi nell'apertura di un ristorante, così da avere una rendita economica anche quando sarà in giro per il mondo. Gli affari vanno a gonfie vele. Si rimette in viaggio, stavolta vuole esplorare l'Asia, comincia a raccontarsi nel "SoloVale Travel Blog" e si sente felice come non mai. Ma nel bel mezzo del viaggio accade l'impensabile. A causa dell'arrivo della pandemia, lei rimane bloccata in Cambogia e il ristorante in Puglia non sopravvive alle restrizioni. Rimane sola, dall'altra parte del mondo, con tanta confusione in testa e senza nemmeno un centesimo in tasca.
Dal nuovo lavoro alla morte dell'amica
Valentina riesce a mettersi in contatto con gli altri italiani in Cambogia e chiede aiuto. Una ragazza le suggerisce che esiste un sito che offre la possibilità di impartire lezioni di lingua italiana on line agli stranieri, garantendo un buon profitto. Valentina si butta a capofitto nella nuova avventura e in poco tempo riesce a guadagnare cifre di tutto rispetto. Ma la sua vita sta per cambiare di nuovo. Un'amica cambogiana ha un incidente in scooter e muore. Quella tragedia le scuote l'anima e rimette nuovamente tutto in discussione.
Il ritorno in Europa
Valentina, dopo due anni, può tornare in Europa, in Lussemburgo, dove aveva vissuto a lungo e dove, nel frattempo, si era trasferita anche la sua mamma. Ma la felicità dura poco. Viene contagiata dal Covid e finisce in ospedale per gravi problemi respiratori. Poche settimane, per riprendersi, dopo è già su un volo per Tenerife. Fitta una casetta sulla spiaggia, passa il tempo a godersi il sole e intessere relazioni. Eppure dentro lei c'è ancora un senso di insoddisfazione. Mentre vive in paradiso, comincia a sognare un lungo viaggio in Italia, preparando una mappa dettagliata dei luoghi da visitare. Nel settembre scorso, sale a bordo del suo scooter, con uno zainetto sulle spalle, e comincia a macinare chilometri. Prende una pausa solo quando, una volta a Palermo, si imbarca su un aereo per gli Stati Uniti, dove rimane giusto il tempo di festeggiare un matrimonio e un compleanno di alcuni amici. Chiusa la parentesi americana, decide di ritornare in Calabria per esplorare l'Aspromonte e la Sila, poi arriva nell'alto Tirreno cosentino per godersi i tramonti e l'odore del mare. Ricarica le energie prima di dirigersi in Campania. Nel frattempo, sta pensando a come estendere il suo viaggio in scooter al di fuori dell'Italia e arrivare in Georgia.
Parola d'ordinare: osare
All'inizio amici e parenti la prendevano per pazza, ma lei faceva spallucce e dava ascolto solo a ciò che sentiva. Il tempo le ha dato ragione. «Questa nostra società ci impone tempi caotici - ci dice, mentre gusta un gelato - e noi non riusciamo a capire quale sia la nostra vera natura». Obblighi e convenzioni sociali fanno troppo "rumore" nella nostra testa. «Ma posso assicurare - continua, che la mia decisione non ha nulla a che fare con la follia. Una cosa sembra folle fino a quando la fai, poi diventa la normalità. Anche io, tutto sommato, ho una certa routine: mi sveglio, faccio yoga, visito posti, poi aggiorno il mio blog, vado a dormire e ricomincio». Ma adesso sente di essere davvero felice. «Voglio raccontare la mia storia nella speranza di essere di esempio in particolare alle donne del sud», ancora troppo spesso vittime del pregiudizio e di una mentalità che fa fatica a cambiare. «Mi rivolgo a loro: fate quello che volete, quello che sentite, non siete obbligate a fare nulla di ciò che non vi piace». L'invito, dunque, è quello di seguire il proprio istinto e liberarsi dalle catene invisibili di giudizi e stereotipi.