La segretaria nazionale Dem si è soffermata su vari temi: dal rapporto con Conte e il M5S, alla riforma della Giustizia, la guerra in Ucraina, i migranti e il Mes (ASCOLTA L'AUDIO)
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«È inaccettabile che una premier dica 'pizzo di Stato' e sono un insulto le parole di Nordio che legittimano sostanzialmente l'evasione fiscale». Lo ha detto la segretaria Pd, Elly Schlein, al festival Trame, a Lamezia Terme. «Questa sera siamo in Calabria e sono felice di essere qui a Lamezia Terme al festival di Trame sui libri contro le mafie perché il Pd vuole portare avanti, essendo nel suo Dna, il contrasto ad ogni forma di criminalità organizzata». «Soprattutto adesso che arriveranno nel nostro Paese investimenti importanti, grazie ai fondi del Pnrr - ha aggiunto Schlein - bisogna tenere alti i presidi di legalità, trasparenza e prevenzione rispetto alle infiltrazione criminali nell'economia legale. Per questo sono molto contenta di essere qui».
Il rapporto con il Movimento Cinquestelle
«Domani saremo in Molise a sostegno del candidato alla presidenza della Regione, Roberto Gravina, e della lista del Pd. Faccio gli auguri a tutti i candidati ed alle candidate. Parteciperemo ad un comizio che si terrà alle 20 a Termoli insieme al candidato presidente. E prima proveremo ad incrociarci anche con Giuseppe Conte perché sosteniamo lo stesso candidato alla presidenza in quanto Pd e Movimento 5 stelle sono alleati in quella regione, e non da soli ma con altre liste. Domani in Molise sarà una bella giornata di campagna elettorale».
Il tema della riforma della Giustizia
Voci dissonanti sulla giustizia nel Pd? «È possibile, le sensibilità interne non devono spaventare. Ne abbiamo parlato con i sindaci, anche fra loro ci sono sensibilità diverse. La nostra posizione è che l'abuso di ufficio non va abrogato, ma siamo disponibili a ragionare su una sua riforma per evitare effetti distorsivi. E' la posizione che stiamo tenendo anche in Parlamento». Lo ha detto la segretaria Pd, Elly Schlein, al festival Trame, a Lamezia Terme. «E' sbagliato fare una riforma della giustizia sull'onda emotiva
della morte di Berlusconi, peraltro non mi sembra che sia un tema su cui seguire l'esempio di Berlusconi. Abbiamo avuto rispetto ma non abbiamo potuto partecipare alla beatificazione, tanto più sulla giustizia e sul conflitto di interesse, temi su cui il Pd deve continuare a lottare»
Attacco al Governo Meloni
«Abbiamo visto oggi Giorgetti smentire Giorgia Meloni sul Mes e, al contempo, la maggioranza andare sotto sul Dl lavoro. A dimostrazione che questo Governo non sta in piedi. Più che uno scricchiolio, oggi, in realtà - ha aggiunto Schlein - abbiamo visto una crepa nella maggioranza di governo. Noi, come Pd, continueremo a batterci contro il Dl lavoro perché aumenta la precarietà, estendendo i contratti a termine e i voucher. E questo aumenta la povertà, riducendo drasticamente le risorse a sostegno dei poveri».
Migranti: «Sulle coste greche non si è mosso un dito»
«Mi auguro che si trovino quelle persone che andavano a cercare il Titanic in un sommergibile, ma mi fa impressione il dispiegamento di mezzi per la ricerca, per 4 persone che comunque hanno pagato credo moltissimo. E trovo inaccettabile e ingiusto che l'altro giorno sulle coste greche non si sia mosso un dito per salvare 750 migranti che avevano solo la colpa di non tollerare soprusi, ingiustizie, torture, chi fugge da guerre e discriminazioni».
La guerra in Ucraina
«Quando mi invitano a passare su una questione che riguarda la precarietà e la difesa contro la poverà io sarò in quelle piazze, con le mie differenze: non vuol dire che cambierò idea sull'Ucraina. Se domani mi invita Calenda ci vado, ma non cambio idea sul sindaco d'Italia che penso sia sbagliato»
Affondo sul Mes
«Non vorrei che noi stessi fossimo vittime di un riflesso condizionato. Si parla tanto di sfumature che dividono le opposizioni o un grande partito del 21% e non parliamo di due fatti clamorosi accaduti oggi: Giorgetti ha smentito Giorgia Meloni sul Mes e la maggioranza è andata sotto sul Dl Lavoro. Loro sono più bravi a ricompattarsi nel nome del potere ma se noi siamo uniti possiamo far saltare le enormi contraddizioni di questa maggioranza. Noi nonostante le nostre differenze possiamo stare insieme ed essere credibili».