L’Istituto comprensivo Maggiore Perri, costruito nel 1934 e intitolato, appunto, al maggiore dell’esercito scomparso nella campagna di Albania nel 1941, è la scuola più importante e anche architettonicamente più imponente del centro cittadino di Nicastro. Finalmente dopo anni di rallentamenti burocratici sono stati consegnati i lavori alla ditta appaltatrice, la Dg Service Srl, per 4 milioni di euro di finanziamento della Cassa depositi e prestiti.

Si tratta dell’adeguamento sismico e dell’efficientamento energetico ed impiantistico della scuola che ha visto sedere tra i suoi banchi, nel corso di svariati decenni, tante generazioni di nicastresi. Sindaco Paolo Mascaro compreso che, nel corso della cerimonia di consegna dei lavori ha evidenziato tutta la sua soddisfazione ed emozione. «Questo Istituto è nel cuore di noi tutti ma non si tratta di un intervento spot sulla scuola più antica e più centrale di Lamezia. Si tratta dell’ennesimo tassello – ha tenuto a chiarire il sindaco – rispetto al nostro grande impegno in materia di edilizia scolastica in questa città».

Un’affollata cerimonia dunque alla presenza dell’amministrazione comunale, della dirigenza scolastica e del corpo docenti. In particolare il dirigente Giuseppe De Vita, che ha parlato di giornata storica, ha molto apprezzato la disponibilità della ditta appaltatrice in fatto di organizzazione. Durante i lavori, il cui termine è previsto per la fine del 2025, esattamente 735 giorni a far data da oggi, gli alunni non dovranno spostarsi in altre sedi, perché non è stato possibile reperirne altre disponibili. E quindi resteranno all’interno dello stesso istituto durante i lavori.

Alla somma stanziata, così ha spiegato l’assessore Francesco Stella, che ha illustrato i dati tecnici, l’amministrazione aggiungerà le risorse anche per il rifacimento della facciata. Insomma un restyling che permetterà comunque il prosieguo dell’attività scolastica, ragion per cui la ditta si è impegnata a rimanere nei tempi.

Il ritardo nella consegna dei lavori sembra sia stato causato anche dallo scombussolamento creato dal Covid. Dalla presentazione del progetto preliminare in ogni caso sono passati otto anni di ritardi burocratici e rimpalli tra Regione e Ministero.

Questa la cronaca della cerimonia la cui atmosfera ha riportato il pensiero immediatamente alla campagna elettorale che non è vicinissima ma che ormai è nei fatti della politica lametina. Paolo Mascaro, nel frattempo e in attesa che i tavoli interpartitici del centrodestra si riuniscano e trovino una quadra, tira dritto e cerca di capitalizzare il lavoro politico amministrativo di questi anni. Tra alti e bassi e frecciatine dell’opposizione, sempre in attesa che il sindaco riempia i due posti rimasti ancora vacanti nella giunta.