In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, vi proponiamo la testimonianza di una giovane donna arrivata da lontano e che a Reggio è andata incontro a un destino di violenza per mano del suo compagno. Una storia di grande tenacia e di profonda sofferenza che infonde coraggio e invita alla speranza.

Ha deciso di partire rischiando di non sopravvivere. Ha trascorso quattro o cinque giorni nel deserto senza mangiare, centellinando l'acqua e sorvegliandola anche di notte, quindi senza dormire. Arrivata via mare a Reggio, ha deciso di camminare sulle sue gambe, senza voltarsi indietro e senza affidarsi a persone sbagliate, salvandosi così da circuiti che l'avrebbero stritolata e annullata. 

Dopo avere affrontato pericoli di ogni sorta per lasciare l’Africa e raggiungere l’Europa, a Reggio Calabria il suo cammino verso la conquista di nuove e migliori possibilità di vita ha, però, continuato a incontrare ostacoli. La sua vita è stata di nuovo in pericolo, questa volta, tra le mura domestiche. Questa è la storia di Gloria, un nome di fantasia per una giovane donna volitiva e determinata, rimasta lucida anche nei momenti più difficili della sua vita.

Tra questi anche quando si è ritrovata a subire gli ennesimi atti di violenza e ha deciso di denunciare il suo compagno, il padre della sua bambina.

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