Si rinnova il rito della Naca a Catanzaro. Grande partecipazione ieri, Venerdì Santo, per quella che è senza dubbio una delle celebrazioni della Settimana Santa più attese nel capoluogo regionale e famosa in tutta Italia, tanto da attirare per l’occasione numerosi turisti. Una partecipazione massiccia e appassionata, come dimostra il servizio video realizzato da Maurizio Santoro. 

La Naca è una statua lignea che rappresenta Cristo morto, posta su una bara ornata di fiori e candele, la “culla”. La processione della Naca inizia la sera del Venerdì Santo, quando la statua viene portata in processione a spalla dai confratelli nel centro storico di Catanzaro. I membri della Confraternita usavano visitare i Sepolcri la sera del Giovedì Santo e a turno portavano "sugli omeri" una pesante Croce Penitenziale. I rappresentanti delle corporazioni dei mestieri ereditarono dai calzolai, che per l'occasione realizzavano per sé un paio di scarpe lucide con la cucitura in spago giallo, l'onore di portare a spalla la Naca. Il compito, oggi, è invece affidato ai Vigili del Fuoco.

La Madonna Addolorata, vestita con un abito nero e rappresentata con un cuore trafitto da sette spade, segue la Culla. In passato, si svolgevano diverse processioni della Naca. Il Giovedì Santo, usciva dalla Chiesa dell'Immacolata la Naca per “un'affacciata”: era il segnale che permetteva alle altre Nache di uscire in processione. Nel pomeriggio, invece, era la volta della Naca della Congrega del Rosario.

Il Venerdì Santo le processioni della Naca erano addirittura tre: dalla Chiesa del Carmine di primo mattino, da San Giovanni intorno a mezzogiorno e la sera dall'Immacolata. Nel 1937 la ritualità venne profondamente modificata per volontà di monsignor Giovanni Fiorentini che decise di mantenere in vita una sola processione.

Il corteo attraversa le vie del centro storico. L'ordine di sfilata prevede che la culla venga preceduta dai gonfaloni delle Confraternite cittadine: dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, dell'Immacolata, del Carmine e del Rosario. Subito dopo, seguono le croci penitenziali delle varie congreghe alcune tuttora esistenti, altre scomparse di queste sono rimaste: della Confraternita dei SS Giovanni Battista ed Evangelista la Rossa del SS. Sacramento e la Nera dell'Addolorata; della confraternita del Rosario la nera e la bianca del Preziosissimo Sangue della Confraternita omonima che sorta dapprima nella Cattedrale ad opera dei Setaioli confluì poi in quella del Rosario; della Confraternita dell'Immacolata la Gialla di San Giuseppe che un tempo era ad appannaggio degli ebanisti, la Viola dell'Addolorata e la Celeste dell'Immacolata, ve ne era una quarta di colore rosso dell'Arciconfraternita del SS. Sacramento poi disciolta, della Confraternita del Carmine la Nera dell'Addolorata, la Rossa del Cuore di Gesù e la Bianca della Madonna del Carmine.

Uomini che devono sciogliere un voto sacro hanno oggi preso il posto dei confratelli che prima portavano la Croce. Ognuno di loro indossa una corona intrecciata di rami spinosi di asparago selvatico. Il rito della Naca è stato celebrato a Catanzaro per secoli e continua a essere una delle tradizioni più importanti della città. Molti turisti vengono a Catanzaro per assistere a questa processione unica e per sperimentare la cultura e la spiritualità della Calabria.

Inoltre, il rito della Naca è un'occasione per i cittadini di Catanzaro di riscoprire le proprie radici e di celebrare la loro fede in comunità. La processione della Naca rappresenta la morte di Cristo e la sua risurrezione, simboleggiando anche la speranza e la rinascita per la città di Catanzaro.