“La memoria e l’impegno”, ricordando il magistrato reggino Lilia Gaeta. È stata l’occasione per tanti illustri ospiti e per le massime figure istituzionali, per evidenziare l’esempio di una donna straordinaria, morta prematuramente un anno fa. La manifestazione è stata promossa dal Garante della Salute Anna Maria Stancanelli, presso l’auditorium “Cosimo Fazio” della Scuola Allievi carabinieri di Reggio Calabria.

La giudice Gaeta, già componente della Corte d'Appello e presidente della II sezione penale, è morta nel novembre del 2022, a causa di una grave malattia. Era molto apprezzata per il suo rigore, la preparazione e la sensibilità. Una donna attenta e sempre partecipe. Lilia Gaeta ha saputo essere prima di tutto una donna e una madre, e tutti hanno sempre apprezzato il suo essere magistrato sensibile e attento. Sorridente e fortemente legata al suo lavoro, tanto che è divenuta un punto di riferimento per i giovani colleghi, per gli avvocati, per chiunque avesse a che fare con lei. A nessuno negava la sua disponibilità, la sua onestà intellettuale, il suo cercare sempre una risposta adeguata e giusta, senza mai essere o apparire eccessiva.

Nello scorso mese di novembre, ad un anno dalla morte, il Tribunale di Reggio Calabria ha voluto intitolarle la biblioteca al terzo piano del Ce.dir. In una targa si legge: «Ad imperitura memoria del sorriso del giudice Lilia Gaeta interprete umana e rigorosa del diritto».

‘Umana e rigorosa’ è la più bella e vera descrizione che aleggiava in tutti gli interventi del convegno intitolato “La memoria e l’impegno” tenutosi a Reggio Calabria in occasione delle iniziative promosse per la giornata mondiale contro il cancro. La manifestazione ha ricevuto il pieno sostegno del ministro per la disabilità, Alessandra Locatelli. Nel nome e nell’esempio di Lilia Gaeta sono stati consegnati i premi al Procuratore Giovanni Bombardieri, all'ammiraglio Giuseppe Sciarrone, al colonnello Vittorio Carrara,  al dottore Said Al Sayyad, a Sergio Giannino Del Giudice, autore del libro ‘Amati sempre’, e alla memoria di Mirko Delvai. Una bella targa, realizzata per l’occasione dall’orafo Giancarlo Spadafora, ha inteso riconoscere l’impegno dei premiati per una sanità migliore e a favore della legalità.

Le presenze istituzionali, quelle della magistratura, del mondo della medicina e della ricerca dimostrano quanto amata fosse Lilia Gaeta e quanto sia considerata tutt’ora un esempio e un modello.