Grazia Ciappetta ha vissuto finora per la danza. In realtà la danza è da sempre la sua stessa vita. E grazie ad una bambina ha scoperto la danza come terapia. Poi con la pandemia si è inventata scrittrice ed ora ha portato la sua passione artistica in tutta la Calabria.

Raccontami di te, quando e come hai iniziato.
«In realtà ho iniziato da ragazza perché nel paese dove vivevo non c’erano scuole di danza, fino a quando, dopo uno spettacolo estivo svolto nell’Anfiteatro delle Terme Sibarite, la direttrice di un’importante scuola di danza di Cosenza annuncia l’imminente apertura di una scuola di danza su Cassano Ionio e da qui inizia il mio percorso formativo verso quello che poi sarebbe diventata la mia professione di maestra di danza, con particolare attenzione verso la formazione accademica dei più piccoli»

Poi come si è sviluppato il tuo percorso?
«Un percorso di formazione a 360 gradi che mi ha permesso di poter aprire una mia scuola di danza».

Ti occupi anche tanto di sociale e di disabilità
«Da più di vent’anni dirigo lo “Studio Danza” di Cassano Ionio. Un giorno venne a danza una mamma per iscrivere la sua bambina con disabilità, provai disagio nel dirle che non potevo iscriverla in quanto, per onestà intellettuale, non avevo le competenze per farlo, ma promisi di formarmi e fu così che conobbi la scuola di alta formazione di arte terapia Artedo riconosciuta dal MIUR; così inizia la mia formazione: conseguendo due master non solo in danza movimento terapia ma anche in arte, teatro e musica»

Quella bambina ti ha aperto un mondo.
«Devo ringraziare quella bambina per avermi indirizzata su questa strada dandomi l’opportunità di seguirla nel suo percorso di danza anche se per solo due anni perché oggi danza tra gli angeli. Da circa 5 anni ho il piacere di seguire bambini e ragazzi con sindrome di down in AIPD di Cosenza, con loro abbiamo avviato un percorso di laboratori di danza, dandogli l’opportunità di poter partecipare a eventi nazionali di danza»

E sei diventata anche scrittrice. Scrittrice per caso ed ora per passione.
«Il mio primo scritto racconta la mia esperienza di volontaria in ospedale nel periodo Covid. “Un libro terapeutico” come dicono i miei lettori, che racconta dell’unica ed irripetibile esperienza tatuata nel mio cuore. Il mio secondo libro “Oltre ogni apparenza”, narra una storia d’amore a 360 gradi non solo di un uomo verso una donna ma anche verso bambini con ambientazione tra l’Italia e l’America Latina»

Il tuo impegno attualmente come si caratterizza, oltre danza e scrittura?
«L’altra mia passione, oltre la danza e la scrittura, è il pilates e lo yoga. Ho creato una lezione dalla fusione di queste due discipline: “Piloga” ed ho creato un mio marchio “Inspira…Espira“. Con successo seguo più di 50 iscritti in questa disciplina. Inoltre svolgo la funzione di mentor presso l’istituto Erodoto di Thurii di Cassano già da due anni»

Programmi per il futuro?
«A metà marzo inizierò una nuova avventura presso il CAV di Paterno. In estate avrò la direzione artistica di un concorso di danza organizzato da Uisp Regionale»