Tutto è bene quel che finisce bene. A distanza di quasi nove mese dalla chiusura della conferenza dei servizi, oggi pomeriggio la giunta regionale ha deliberato lo schema di intesa istituzionale tra la Regione Calabria e il commissario straordinario per gli interventi strutturali sulla SS 106 Jonica, funzionale all’approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica relativo alla tratta Sibari-Corigliano Rossano.

Con lo stesso atto la giunta autorizza il presidente Roberto Occhiuto alla sottoscrizione dell’intesa.

Per l’esecutivo regionale «Anas procederà, quindi, entro la primavera, alla pubblicazione del bando per l’appalto integrato in modo che anche questa importante tratta sia in realizzazione. L’inizio dei lavori, presumibilmente, potrebbe avvenire già all’inizio del nuovo anno».

Da qual momento i 30 chilometri della tratta tra Sibari e Rossano potranno essere percorribili a quattro corsie nel giro di cinque anni.

L’intesa tra Anas e Regione e quindi il bando di gara che ne deriverà - per un ammontare di circa 1,2 miliardi - rappresenta l’inizio di un percorso che si concluderà con la realizzazione di una arteria stradale che dopo oltre cent’anni proietta la Sibaritide in una dimensione europea.

Le risorse, peraltro, ci sono tutte: parte dei tre miliardi stanziati dal governo per i prossimi quindici anni per la statale 106, più i circa 200 milioni reperito dal Fondo di Sviluppo e Coesione.

Questa sera, intanto, anche il consiglio comunale di Corigliano Rossano ha approvato il parere sulla variante urbanistica ed il vincolo preordinato all’esproprio delle aree interessate all’intervento.

Soddisfatto il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi. «A distanza di quasi un anno dalla chiusura della conferenza dei servizi giungono finalmente buone notizie dalla giunta regionale. Questo territorio finalmente potrà dotarsi di una statale 106 moderna e sicura. Su questa arteria ci siamo battuti sin dal primo insediamento e nelle primissime settimane della consiliatura avviata nel 2019 quando abbiamo incontrato Anas per aprire il tavolo di confronto su questa fondamentale infrastruttura».