Questa mattina i presidenti del Senato e della Camera hanno deposto una corona di fiori in Largo 16 ottobre 1943, luogo simbolo della deportazione degli ebrei romani verso i campi di sterminio
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Il 27 gennaio ricorre La Giornata della Memoria, istituita per commemorare le vittime della Shoah. Tante le iniziative e le cerimonie previste in tutta Italia, una su tutte quella di stamattina celebrata a Roma.
Il presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, e il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, hanno deposto una corona di fiori in Largo 16 ottobre 1943, luogo simbolo della deportazione degli ebrei romani verso i campi di sterminio. Ad accoglierli il presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello, il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni.
Il segretario del Pd Enrico Letta
«Il primo gesto stamani. In raccoglimento al Ghetto per la Giornata della Memoria». Così il leader del Pd, Enrico Letta, su Twitter.
Il leader della Lega Matteo Salvini
«Perché l'atroce follia assassina non si ripeta mai più. #giornatadellamemoria». Lo scrive il leader della Lega, Matteo Salvini su twitter postando una sua foto al museo Yad Vashem a Gerusalemme.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri
«Roma è stata segnata dalla guerra e dagli stermini del nazismo e non dimentica. Anche per questo è oggi una città orgogliosamente universale, che fa della libertà, della democrazia, della fraternità, del contrasto al razzismo e all'antisemitismo i suoi valori fondamentali. Il nostro compito oggi è onorare al meglio il #GiornodellaMemoria: Roma Capitale, con oltre 60 appuntamenti diffusi in tutta la città, coltiva la memoria attraverso testimonianze, concerti, spettacoli teatrali, dibattiti». Lo ha scritto il sindaco della capitale in un post, Roberto Gualtieri.
Il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta
«Senza memoria l'umanità è condannata a ripetere gli errori e gli orrori della storia. Ma la memoria non accompagnata dall'impegno quotidiano contro tutte le forme di antisemitismo e intolleranza rischia di essere un monumento fragile. Gli episodi, grandi e piccoli, di violenza e razzismo sono sciagure da prevenire e da combattere. Le stesse parole d'odio sono gramigna per la democrazia. Abbiamo l'antidoto contro i totalitarismi, vecchi e nuovi: i valori della nostra Costituzione e dell'Unione europea, vigorose risposte di pace e di civiltà costruite dopo l'abominio. Ricordiamolo, il #27gennaio e ogni giorno». Così il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti
«Presidiare ogni spazio della società, comprese le piazze virtuali, e riempirlo con la sostanza umana, il dolore, il vuoto insopportabile lasciato da tutte le donne, gli uomini, le bambine e i bambini portati via dalla Shoah. Per questo, la Regione Lazio lancia un nuovo portale e un podcast, destinato in particolare alle nuove generazioni. Su memoria.lazio.it teniamo vivo il ricordo dei testimoni della Shoah con i loro video-racconti raccolti durante i Viaggi della Memoria che la Regione Lazio ha organizzato in questi anni insieme a migliaia di studenti delle scuole». Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni
«Il 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria. È nostro dovere ricordare affinché gli orrori del passato non si ripetano mai più. Trasmettiamo alle nuove generazioni l'importanza della libertà e del rispetto. La memoria va coltivata ogni giorno». Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.
Il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani
«Un omaggio a tutte le vittime della Shoah. Un momento di condivisione nazionale contro ogni tipo di violenza, odio e discriminazione. Una tragedia umana che ha scavato un solco della memoria, da non oltrepassare mai più». Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia.
Il ministro della Salute Roberto Speranza
«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. Perché ciò che è accaduto può ritornare. Le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre». (Primo Levi, Se questo è un uomo). È la citazione postata su Facebook dal ministro della Salute Roberto Speranza.