«L’Organizzazione di volontariato “Basta vittime sulla strada statale 106” a seguito dello scontro mortale avvenuto sulla Statale 106 lo scorso 21 agosto 2024 nel comune di Sant’Andrea Apostolo sullo Jonio, per la prima volta nella storia, ha deciso costituirsi parte civile nel processo penale. Mentre il 24 agosto ha scelto di denunciare l’Anas Spa per omicidio stradale colposo in concorso». Ad annunciarlo la stessa associazione attraverso una nota stampa.

In particolare, il sodalizio spiega: «La scelta della costituzione di parte civile nel processo penale parte dalle condizioni della vegetazione presente ai bordi della statale 106 (al chilometro 157+200), ovvero nel luogo teatro del tragico sinistro stradale. Mentre la denuncia del 24 agosto nasce da una circoscritta testimonianza dalla quale si evince che l’Anas Spa era stata informata della presenza del problema ben 12 giorni prima che accadesse lo scontro mortale».

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 “Basta vittime” incalza: «Ciò che stupisce è che ancora oggi, trascorsi 18 giorni da quando l’Anas Spa è stata correttamente informata della problematica e a 6 giorni dalla morte di un ragazzo di 28 anni, lo stato dei luoghi al chilometro 157+200 è rimasto pressoché inalterato con il rischio concreto che quanto accaduto possa addirittura ripetersi. Questo – scandisce l’associazione - è solo e soltanto un semplice e drammatico esempio dello stato vergognoso in cui versa oggi la strada Statale 106: vegetazione che invade la carreggiata e copre la visuale degli automobilisti; manto stradale fortemente deteriorato; mancanza di guardrail a ridosso di dirupi; avvallamenti sulla sede viaria; parti di carreggiata su cui insistono lavori non completati da anni; gallerie non illuminate; fari sulle rotatorie periodicamente sempre spenti».

 Alla luce di ciò, l’organizzazione ha scritto una comunicazione alla direzione generale Anas spa e alla Segreteria del Ministro alle infrastrutture e dei trasporti (per conoscenza inviata anche al Presidente della Regione Calabria, al Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici ed a tutti i parlamentari eletti in Calabria alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica), nella quale chiede un «giusto forte segnale di discontinuità» attraverso «la rimozione immediata del responsabile struttura territoriale, del responsabile area Gestione rete e del responsabile Area nuove opere di Anas Spa in Calabria».