«Oggi a Locri siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell'ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare». Lo ha affermato don Luigi Ciotti, nel corso della manifestazione organizzata a Locri in ricordo delle vittime innocenti di mafia. Tante le associazioni, le scuole e gli enti presenti.

 

In testa al corteo oltre al presidente di Libera anche il presidente del Senato Piero Grasso e il ministro della Giustizia Andrea Orlando.

 

«Siamo qui perché amiamo la vita. Vi prego non basta più ricordare, bisogna far vivere del nostro impegno. Lavoro, scuola, servizi sociali, restano il primo antidoto alla peste mafiosa – ha continuato Don Ciotti - Bisogna restituire l'economia alla vita, ricominciare dalla cura dell'ambiente, le mafie non uccidono solo con la violenza ma vittime sono anche i morti vivi, penso ad esempio alle tante vittime dell'usura. Ma ci sono anche i morti vivi per mancanza di coraggio, che si rassegnano all'agonia. Non dimenticate- aggiunge - che la politica è un servizio. C'è chi non lo capisce, ma non si può sempre aspettare che siano i magistrati a dirlo, voi cittadini usate la testa».