«È priva di fondamento l’affermazione che il progetto definitivo del Ponte sia da “riscrivere”».  È quanto risponde la società Stretto di Messina Spa al Pd di Villa San Giovanni e in particolare al segretario cittadino Enzo Musolino che oggi, attraverso una nota, aveva affermato: «Il Ponte sarà un “muro” sullo Stretto, è troppo basso e i dati di Msc lo confermano».

«Come ribadito più volte – si legge nella nota della società Stretto di Messina -, il franco navigabile del ponte sullo Stretto di Messina è di 72 metri per una larghezza di 600 metri e raggiunge i 65 metri solo in presenza di condizioni eccezionali di traffico pesante stradale e ferroviario; pertanto, assolutamente in linea con le affermazioni attribuite alla compagnia di navigazione Msc. Si tratta di un’altezza in linea o superiore ai ponti esistenti sulle grandi vie di navigazione internazionali, in coerenza con le procedure stabilite dalle norme Imo (International Maritime Organization)».

«Anche nell’ambito del Tavolo Tecnico per la sicurezza della navigazione nello Stretto di Messina è emerso con grande chiarezza che “nessuna nave in transito nel 2023 sarebbe stata impossibilitata a passare con il ponte”», si legge ancora nella nota in cui viene inoltre precisato che «il franco navigabile è stato verificato considerando le condizioni estreme di temperatura previste in sito contemporaneamente alla presenza sull’implacato di un significativo traffico stradale e dell’incrocio, nella maniera più sfavorevole, di treni di vario tipo, ivi compresi treni merci di dimensioni e massa al di sopra delle capacità operative dei treni oggi circolanti».

In conclusione la società Stretto di Messina ricorda che «la richiamata rotta delle porta container dall’Oceano Indiano prevede, naturalmente, il transito dal Canale di Suez, sul quale è presente l’Al Salam Bridge, la cui altezza è inferiore a quella del ponte sullo Stretto di Messina (70 metri contro i 72 metri)».