Cala il sipario a Locri sulla prima edizione di "Calabria Nòva", quattro giorni in cui il lungomare cittadino ha ospitato una grande esposizione agroalimentare, enogastronomica e di artigianato artistico, per valorizzare le eccellenze calabresi e le sue imprese. La manifestazione, organizzata da Planteria Orto Urbano, promossa e sostenuta da Regione Calabria, Comune di Locri e Gal Terre Locridee, ha visto inoltre la presenza di numerosi esperti che hanno informato i visitatori con workshop e tavole tematiche che hanno messo al centro delle discussioni le soluzioni per migliorare le produzioni locali.

Dalle produzioni di origine animale al comparto olivicolo, dai cambiamenti climatici e l’impatto sulle produzioni di eccellenza del territorio fino alle prospettive della coltivazione della frutta tropicale nella Locride. Tematiche analizzate negli incontri curati dall’Azienda regionale per lo sviluppo agricolo della Calabria (Arsac) con il contributo di docenti dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e Dipartimento Agricoltura.

Calabria Nòva è stata anche l’opportunità per degustare gli ottimi prodotti delle imprese del territorio; per stupirsi davanti alle creazioni artigianali con l’arte dei mastri liutai e cestai, con la moda sostenibile, ceramiche e con l’arte del ferro; per scoprire assieme agli autori Maurizio Pescari e Bruno Palamara i volumi “L’olio e gli altri ingredienti della nostra vita” (Rubbettino) e “Gli Antichi Mestieri. Viaggio nella Tradizione, per non dimenticare” (Laruffa). Ad allietare le quattro serate locresi la musica popolare di artisti come Massimo Cusato e Aldo Gurnari, Dipende di Te e Mimmo Cavallaro. 

«I prodotti tipici del territorio vanno valorizzati proprio legandoli al loro territorio - ha commentato il funzionario agronomo Arsac Vincenzo Maione - occorre che si fondano con le tradizioni, bisogna guardare al passato in modo tale da poter gettare le basi per il futuro. Che poi è il principale obiettivo di Calabria Nòva».