I forti temporali stanno causando non pochi danni alle campagne e all’agricoltura. Le violente precipitazioni si abbattono su terreni secchi che se non riescono ad assorbire l’acqua subiscono allagamenti ma anche frane e smottamenti. L’allarme viene lanciato dalla Coldiretti e si allega all’allerta meteo diramata dalla Protezione civile in molte regioni d’Italia, Calabria compresa. I fenomeni temporaleschi, infatti, sono spesso accompagnati da grandinate, massiccia attività elettrica, raffiche di vento.

«La grandine – sottolinea la Coldiretti - è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni di frutta e verdura nei campi, alla vendemmia in pieno svolgimento e agli ulivi dove sta per iniziare la raccolta. Una situazione che rischia di far salire il conto dei danni in una stagione in cui per effetto del clima anomalo che, tra siccità e maltempo, – evidenzia – hanno già superato i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale».

Nelle Marche, la situazione è preoccupante: «Sono oltre cinquecento le aziende agricole gravemente colpite dall'alluvione con danni ingenti a coltivazioni, attrezzature, mezzi agricoli, laboratori di trasformazione, rimesse e magazzini di stoccaggio, oltre alle strade poderali. Nei territori colpiti dal maltempo sono a rischio, denuncia Coldiretti, anche le semine autunnali di orzo, avena e grano nei terreni dove si sono accatastati rifiuti di ogni genere e aperte voragini impraticabili anche per i trattori».

Per il sodalizio «siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne».

Già nelle scorse settimane, la Coldiretti analizzando i dati Eswd e Isac Cnr, aveva evidenziato l’aumento degli eventi climatici estremi in Italia. Dall’inizio dell’anno – era emerso - nubifragi, bombe d’acqua, grandinate, bufere di vento e tornado, sono cresciuti rispetto allo stesso periodo del 2021 del +50%. Il 2022 si classifica come l’anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di quasi un grado (+0,99 gradi) rispetto alla media storica ma si registrano anche precipitazioni praticamente dimezzate lungo la Penisola con un calo del 40%.