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Alla presenza di operatori del comparto forestale e del legno, di professionisti, studenti e rappresentanti istituzionali, si è svolto, nell’Aula Magna dell’Università della Calabria, l'incontro sul tema “La filiera foresta-legno-ambiente in Calabria: formazione, innovazione, sviluppo”, promosso dal Laboratorio Pubblico-Privato ALForLab, finanziato dal MIUR nell’ambito del PON Ricerca e Competitività 2007-2013.
Questa associazione temporanea di scopo è stata costituita, nell’ambito del Programma PON-Ricerca della Regione Calabria, dal CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche di Cosenza insieme ad altre istituzioni scientifiche calabresi, Università della Calabria, Università Mediterranea e CREA, con imprese del settore legno, dell’informatica e del telerilevamento, per sostenere lo sviluppo e l’innovazione dell’industria forestale e del legno, un settore fondamentale e strategico per la Regione Calabria.
Dopo l’introduzione del prof. Giuseppe Scarascia Mugnozza dell’Università della Tuscia, coordinatore scientifico del progetto, hanno svolto relazioni a tema, sui risultati di progetto e sulle prospettive del laboratorio, Gianfranco Scrinzi, Giacomo Colle e Piermaria Corona del CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria), Giuseppe Zimbalatti e Andrea Proto dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Giorgio Matteucci (Direttore del CNR-ISAFOM), e Francesco Iovino, docente Unical.
«Il laboratorio – ha dichiarato Corona –per il contributo alle innovazioni di prodotto e di processo che ha dato ed è in grado di dare, può essere un supporto molto prezioso per le attività della filiera».
Una filiera che, come ha sottolineato Andrea Proto, «si sta sempre più sviluppando nella direzione delle biomasse, settore più remunerativo rispetto a quello del legname da ardere o da opera».
Incentrato su alcuni specifici risultati e linee di ricerca del progetto, sull’utilità di un investimento nel settore, l’intervento del direttore del CNR-ISAFOM Giorgio Matteucci: «Attenzione al settore forestale significa anche investire su una leva fondamentale per la salvaguardia del territorio e la mitigazione del rischio idrogeologico. Importantissima la funzione delle radici ai fini della stabilizzazione dei versanti. Dal lato della ricerca meritano una menzione particolare le sperimentazioni che si stanno facendo su estratti di pino laricio per la realizzazione di colle naturali».
Hanno garantito la presenza e portato il loro saluto, oltre ad una rappresentanza degli Ordini professionali, il sindaco di Rende, Marcello Manna, l’assessore allo sviluppo economico e promozione delle attività produttive della Regione Calabria, Carmela Barbalace, il Rettore dell’Università della Calabria, Prof. Gino Mirocle Crisci, il direttore del Parco Nazionale della Sila, dott. Giuseppe Luzzi, il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Mimmo Pappaterra.
Proprio Pappatera ha posto l’accento sulla necessità che la Regione aiuti i comuni nella redazione dei piani di assestamento forestale, auspicando inoltre che il settore delle biomasse faccia un balzo in avanti per soddisfare la domanda autoctona.
L’incontro si è concluso con la consegna dei diplomi relativi alle 30 borse di studio di alta formazione svoltasi nell’ambito delle attività di progetto.
Salvatore Bruno