Oltre 600 studenti delle scuole della provincia cosentina hanno preso parte, all'Università della Calabria, al seminario divulgativo dal titolo “Come fotografare un buco nero” tenuto dal professore Luciano Rezzolla, il “fotografo” dei buchi neri. Rezzolla è uno scienziato di fama mondiale, che lavora nel campo della gravitazione. È professore ordinario di astrofisica alla Goethe University di Francoforte e principal investigator (ricercatore) del progetto BlackHoleCam. È quindi il primo “fotografo” di un buco nero, insieme ai suoi colleghi della collaborazione Event Horizon Telescope (Eht). Nato a Milano, dirige il Dipartimento di Astrofisica Teorica all’Istituto di Fisica Teorica a Francoforte. Ha ottenuto numerosi premi internazionali. Tra questi, il “Karl Schwarzschild Preis” dalla Walter Greiner Foundation, per i suoi studi su buchi neri e stelle di neutroni e, nel 2019, il premio di “Eccellenza in Fisica” dall’Università Goethe di Francoforte, ed il Physics Breakthrough Prize 2020 insieme alla collaborazione Eht.

Il profilo del professor Rezzola

La sua ricerca, premiata con prestigiosi finanziamenti di svariati milioni di euro da parte del Consiglio Europeo della Ricerca, si incentra sulla fisica e l’astrofisica degli oggetti compatti, come i buchi neri e le stelle di neutroni, che studia impiegando simulazioni numeriche eseguite su computer. Insieme ai suoi collaboratori, ha sviluppato alcuni tra i più sofisticati codici della relatività numerica ed è autore di un libro di testo sull’idrodinamica relativistica. Tra il 2017 e il 2019, come membro del comitato direttivo della collaborazione internazionale Event Horizon Telescope, ha contributo alla ricerca che ha prodotto la prima immagine di un buco nero al centro della galassia M87. Nell'aprile 2019, insieme ad altri scienziati, ha presentato in diretta mondiale questo risultato, in una conferenza stampa. In particolare, le simulazioni numeriche e le predizioni teoriche prodotte dal suo gruppo sono state fondamentali per comprendere le origini dell'emissione e dedurre le proprietà del buco nero.

La collaborazione con l'Unical

 Rezzolla collabora da qualche anno con il Dipartimento di Fisica dell'Unical, in particolare con il prof. Sergio Servidio, professore associato e membro del gruppo di “Astrofisica, geofisica e fisica dei plasmi”. Quest'ultimo, titolare del corso di Relatività Generale all'Unical ed esperto in plasmi astrofisici e gravitazione, si occupa con il suo team di giovani scienziate e scienziati dei buchi neri e del modo in cui la materia si comporta nei pressi di questi straordinari oggetti. «È un onore - dice Servidio - per me aver instaurato in questi anni una collaborazione con Luciano. Lavorare con lui è un’esperienza scientifica straordinaria. Abbiamo dei background diversi, ma l'interdisciplinarietà in questo caso è una forza. Di recente, insieme con un mio dottorando, Claudio Meringolo, abbiamo pubblicato un articolo scientifico importante, che nasce dalla collaborazione con il professor Rezzolla. Questo lavoro ha segnato l’inizio di una lunga collaborazione e il dottor Meringolo è infatti in procinto di unirsi alla squadra di Francoforte in uno studio sui buchi neri».