Ci risiamo. La Calabria terra bella e maledetta, vittima ancora una volta di stereotipi e luoghi comuni duri a morire. Questa volta però si è andati decisamente oltre definendo la Calabria addirittura "Mafia hub". Il riferimento è al titolo che campeggia, anzi che campeggiava, questa mattina sul The Times e che intendeva dare notizia dell'assunzione dei medici cubani annunciata dal presidente Occhiuto nei giorni scorsi, al centro già di diverse polemiche.

Per Tom Kington, il corrispondente in Italia del giornale britannico "Il cuore della mafia assume medici cubani mentre i medici italiani evitano la regione (Mafia hub hires cuban doctors as italy's medics shun region). Un post corredato pure dal commento del giornalista "Per sostituire i medici italiani messi in fuga da burocrazia, dirigenti locali incompetenti e di nomina politica, corruzione e clan mafiosi che fissano gli appalti, la Calabria farà arrivare quasi 500 medici cubani (To replace italian doctors put off by red tape, incompetent, politically appointed local managers, corruption and mafia clans which fix contracts, Calabria is to fly in nearly 500 cuban medics).

Un titolo che non poteva non scatenare l'indignazione di utenti e lettori che hanno commentato il post del giornalista su Twitter definendo inappropriato "Mafia hub". Il risultato? Il giornalista si è detto totalmente d'accordo, il titolo è stato poi cambiato. Stavolta però la Calabria non è il cuore della mafia, ma la stessa regna comunque negli ospedali della regione. (Cuban doctors recplace medics who shun italian region's mafia riddled hospitals). Insomma la pezza, stavolta è proprio il caso di dirlo, è peggio del buco.

Immediata la reazione del presidente della Regione Roberto Occhiuto che definisce «sconcertante e intriso di stereotipi» il titolo del giornale britannico e si dice pronto a denunciare. Per il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso si tratta di «ottusità culturale e intento diffamatorio».