Subentra a Ilario Treccosti. Il neo commissario: «È ora necessario o definire la strutturazione dell’ente, attivare le sedi operative nei sei Parchi»
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È il biologo Raffaele Greco il nuovo commissario straordinario dell’Ente Parchi Marini Calabria. Già co-fondatore e presidente della Cooperativa Nautilus che, per oltre 25 anni, è stata una società leader, nel campo dei servizi per l’oceanografia, è un profondo conoscitore dell’ambiente marino-costiero calabrese. In tale veste, tra l’altro, nel biennio 2019-2020, ha collaborato con il settore Parchi ed Aree Naturali Protette della Regione, per l’aggiornamento del formulario della Rete Natura 2000 in Calabria, occupandosi proprio delle Zsc marine e costiere.
Greco, - si legge in una nota dell'ente - «al momento dell’insediamento, ha voluto innanzitutto ringraziare il presidente, Roberto Occhiuto, per la fiducia accordatagli, sottolineando che farà di tutto per non deludere le aspettative, lavorando al completamento del lungo iter costitutivo dell’Ente, in modo da entrare pienamente nella fase operativa».
Il neo commissario ha quindi affermato che, «partendo dal prezioso lavoro, svolto sin qui da Ilario Treccosti, è ora necessario definire la strutturazione dell’ente, attivare le sedi operative nei sei Parchi Marini regionali ed implementare, con il concorso delle amministrazioni comunali e gli altri Enti preposti, i piani di gestione delle 28 ZCS marine e costiere di competenza».
Il Commissario, parlando ancora del programma di attività dell’Epmr, in fase di elaborazione, ha inoltre sottolineato che è sua intenzione «lavorare alla definizione del “Piano del Parco”, per ogni area protetta, prevedendo un programma di azioni, legate ai principi dell’ecoturismo e della sostenibilità ambientale, ispirate ai temi chiave enunciati dalla Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS).
Infatti, attraverso l’elaborazione e l’implementazione dei suddetti Piani, si intende puntare al rilascio della CETS, da parte della Europarc Federation (l'Organizzazione che coordina 400 aree protette di 40 paesi europei), perseguendo obiettivi quali la protezione dei paesaggi di pregio, la biodiversità e il patrimonio culturale, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, l'inquinamento e lo spreco di risorse, l’accessibilità sicura, servizi di qualità ed esperienze
peculiari ai visitatori dell'area protetta, la coesione sociale, etc..».