Alla presentazione del libro curato dal pubblico ministero messinese anche il capogruppo di Fi in commissione Giustizia Tommaso Calderone
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
Una rilettura per riflettere meglio sui discorsi del Capo dello Stato Mattarella pronunciati nel plenum del Csm in occasione delle commemorazioni dei magistrati uccisi dalle mafie.
È l'intento del libro il valore del ricordo curato da un pubblico ministero impegnato ogni giorno nella sua trincea siciliana.
«È un passato che invece – ha detto al nostro Network LaC Andrea Apollonio, pubblico ministero presso la Procura di Patti (Messina) – deve tornare in termini di memoria perché se non sappiamo e soprattutto se non comprendiamo quello che è successo ieri non possiamo comprendere quello che sta succedendo oggi e soprattutto non abbiamo la capacità di proiettarci adeguatamente nel futuro».
Moderato dal direttore di LaC Franco Laratta il dibattito si è svolto nella sede del Consiglio dell'Ordine avvocati di Catanzaro su iniziativa dell'Associazione La Giostra e della Camera Penale Cantafora del capoluogo di Regione.
«La magistratura oggi – ha aggiunto Apollonio – vive indubbiamente un momento difficile che è un momento che va però compreso a fondo nella sua particolare dinamica dei rapporti tra i poteri dello Stato».
Nemici interni o esterni?
Ma i nemici maggiori la magistratura ce li ha dentro o fuori? «Io non credo che ci siano nemici – ha detto Tommaso Calderone, capogruppo FI in commissione Giustizia alla Camera dei Deputati presente all’evento – ci sono dialettiche istituzionali anche piuttosto aspre però io dico sempre una cosa non bisogna disorientare il cittadino il caos istituzionale disorienta il cittadino e le leggi le scrive il Parlamento la magistratura le applica guardi quanto è semplice per far funzionare bene lo Stato e lo Stato di diritto. La politica imputata? Non credo, la politica deve diventare imputata quando lo merita certamente non può essere frutto di pregiudizi su questo io credo non ci sono dubbi. In questa legislatura la politica ha riacquisito e riacquistato autorevolezza non è più serva di nessuno».