Una quarantina di professori dell'ateneo di Arcavacata appoggiano la protesta per il diritto all'abitare: «480mila alloggi vuoti nella sola Calabria»
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Mentre le istituzioni sono all’opera per dare un concreto seguito agli accordi raggiunti davanti al Prefetto di Cosenza per offrire un alloggio alternativo alle famiglie che hanno abusivamente occupato l’ex Hotel Centrale ed il Palazzo Aterp di Via Savoia, arriva a sostegno del Comitato Prendocasa un appello per il diritto all’abitare sottoscritto da poco meno di quaranta docenti dell’Università della Calabria.
Il testo del documento
«Da anni conosciamo da vicino le esperienze di occupazione avviate dal Comitato Prendocasa di Cosenza – si legge nell’incipit del documento - Per tanti di noi rappresentano un’interessante realtà che è riuscita a spezzare i meccanismi dell’esclusione e dell’intolleranza, riunendo sotto la stessa lotta per l’abitare persone con provenienze e identità differenti. Ci riferiamo, infatti, a esperimenti innovativi di abitare interculturale, capaci di offrire un tetto a tanti italiani e stranieri muniti di un regolare permesso di soggiorno, che qui per l’appunto si incontrano e confrontano con l’obiettivo di condividere pratiche di mutuo-aiuto orientate ad una maggiore sostenibilità ambientale e sociale».
Laboratori di integrazione e cooperazione sociale
«Oggi, a Cosenza, queste comunità meticce di lotta per la casa, rappresentano dei veri e propri laboratori di integrazione e cooperazione sociale, che si sono progressivamente aperti alla partecipazione dell’intera cittadinanza migliorando la qualità dei legami sociali; arricchendo di nuovi spunti strategici le politiche locali orientate alla rigenerazione di beni e spazi urbani prima sottoutilizzati o dismessi; offrendo agli enti locali l’opportunità di affrontare i molteplici bisogni che emergono sul territorio, nonostante i tanti vincoli imposti dal patto di stabilità. Crediamo, pertanto, che queste nuove forme di abitare vadano analizzate in tutta la loro complessità, con la consapevolezza dell’estrema debolezza che ha storicamente contrassegnato l’edilizia pubblica italiana».
Migliaia gli alloggi vuoti anche in Calabria
Tenendo presente, a questo proposito, che su 31 milioni di abitazioni italiane, 7 milioni sono vuote a fronte di 500 mila persone che non possono permettersi un alloggio. E le regioni meridionali esasperano il quadro nazionale, con la Calabria che, per poco meno di 2 milioni di abitanti, presenta 1.250.000 alloggi di cui vuoti 480.000. Per tutto ciò, anche nella qualità di esponenti del mondo universitario, chiediamo alle istituzioni e all’intera cittadinanza di difendere e sostenere le esperienze abitative avviate dal Comitato Prendocasa, bloccando l’esecuzione degli sgomberi che si stanno annunciando e mostrando, invece, la giusta sensibilità verso pratiche che curano dal basso i diritti e la qualità della democrazia, al fine di aprire un confronto che porti a condividere scelte meno traumatiche e più partecipate».
Primi firmatari
Giuseppe Borninio, Carmelo Buscema, Antonino Campennì, Francesco Campolongo, Paolo Caputo, Gilda Catalano, Emanuela Chiodo, Giulio Citroni, Giuliana Commisso, Maria Laura Corradi, Alessandra Corrado, Mario Coscarello, Giancarlo Costabile, Mariafrancesca D’Agostino, Pietro Fantozzi, Laura Fiocco, Sonia Floriani, Daniele Garritano, Giampaolo Gerbasi, Oscar Greco, Walter Greco, Sabina Licursi, Donatella Loprieno, Giorgio Marcello, Elena Musolino, Paolo Perri, Paolo Pugliese, Fernando Puzzo, Francesco Raniolo, Antonella Salomoni, Domenico Sorrenti, Silvia Sivini, Valeria Tarditi, Daniela Turco, Annamaria Vitale, Giovanna Vingelli.