Tra i cittadini rammarico per il trasferimento del procuratore a Napoli ma anche fiducia nelle sue parole riguardo alla presenza di un'ottima squadra che continuerà il suo lavoro
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Per molti è una «grossa perdita». I calabresi la pensano così sul saluto del procuratore Gratteri alla Calabria, dopo trent’anni di servizio, per andare a guidare l’ufficio inquirente di Napoli. Abbiamo ascoltato le loro voci, tra Cosenza e Catanzaro, e i più si dicono dispiaciuti o rammaricati. «Ha lottato in modo incessante per la nostra terra», lo celebra un giovane.
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C’è però anche della speranza per il futuro: «Ha lasciato un retroterra molto attrezzato per continuare la sua opera», dice un signore. Del resto, spiega ai microfoni di LaC un altro uomo, «un grande capo si riconosce quando sa creare dei grandi sostituti, dopo di lui non ci sarà il vuoto». I calabresi insomma hanno fiducia in quanto dichiarato dallo stesso procuratore e cioè che a Catanzaro resta una grande squadra che proseguirà il suo lavoro. Frasi ripetute anche ieri durante la cerimonia di saluto nei nuovi locali della Procura.
Ci pensa infine una ragazza a fare gli auguri a Gratteri per la sua nuova avventura a Napoli: «Col carattere e la determinazione che ha farà grandi cose anche lì, in bocca a lupo al procuratore!».