Il 53% dei residenti nella nostra regione per poter prendere un volo è costretto a percorrere distanze anche superiori ai 60 minuti, a livello nazionale questa percentuale scende al 35%: l'indagine Istat su comuni e popolazione
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La Calabria registra un notevole gap anche rispetto all'accessibilità di comuni e popolazione al sistema aeroportuale. Lo rileva l'ultima indagine Istat che ha fotografato in dettaglio la realtà, tutt'altro che secondaria, della vicinanza alle infrastrutture (stazioni ferroviarie, rete autostradale, aeroscali, porti con movimento passeggeri), intesa come possibilità di cittadini e imprese di poter usufruire dei relativi servizi. L'istituto di Statistica precisa come «l’accessibilità ai nodi infrastrutturali permette di avere una visione del territorio basata sulle capacità di accesso e di utilizzo delle diverse tipologie di reti viarie (stradale, ferroviaria, marittima e aerea) e/o delle diverse infrastrutture presenti in un determinato contesto territoriale». Inoltre, «lo studio dell’accessibilità – spiega l'Istat - è strettamente connesso anche al tema della perifericità/marginalità dei territori, concetti alla base delle strategie di policy e della pianificazione territoriale. La maggiore o minore facilità di accesso ad una infrastruttura incide sulla qualità della vita per i cittadini e sulla competitività e produttività delle imprese». Lo studio statistico ha riguardato, per l'anno 2021, 7.903 comuni del Belpaese, 258 stazioni ferroviarie con presenza di traffico di treni a lunga percorrenza, 2.842 accessi alla rete autostradale, 34 aeroporti per servizi commerciali, 54 porti con movimento passeggeri. Le distanze da luoghi fisici (nel caso specifico i singoli comuni), o di percentuali di popolazione, sono state misurate in tempi di percorrenza.
Stazioni ferroviarie
La numerosità e capillarità dell'infrastruttura ferroviaria fa sì – emerge dal rapporto Istat - che per buona parte del territorio nazionale sia possibile raggiungere una stazione ferroviaria entro tempi di percorrenza non troppo elevati. Circa il 15% dei comuni italiani dista al massimo 15 minuti dalla stazione ferroviaria più vicina; il 38,7% appena 30 minuti, con punte del 57,6% in Umbria, del 52,4 in Emilia Romagna, del 49,5 in Calabria, del 45,8 in Lombardia, del 45,5 in Puglia, del 45,1 in Veneto. Tempi di percorrenza più elevati e superiori ai 60 minuti, che sul piano nazionale riguardano il 9,5% del totale dei comuni, sono particolarmente evidenti in Valle d'Aosta (79,7%), in Sicilia (30,8%), in Abruzzo (26,9%), e assolutamente ridotti in Calabria (0,2%). Traducendo questi dati in termini di popolazione, solo lo 0,1% di quella calabrese è potenzialmente costretta a distanze superiori all'ora per raggiungere una stazione ferroviaria, mentre la media nazionale è di 4,1%, con punte elevate in Valle d'Aosta (82,8%), Sicilia (26,7%), Abruzzo (17,1%). Questi soli rilevamenti non sono sufficienti, ovviamente, a descrivere la complessità del servizio dei trasporti ferroviari nelle varie regioni italiane, in quanto bisognerebbe tener conto di diversi altri parametri: disponibilità o meno dell'alta velocità, numero e qualità di treni e delle carrozze disponibili, politiche degli orari, tipologia di servizi offerti.
Aeroporti
Passiamo ora al sistema aeroportuale. L'Istat ha dimostrato come in Italia siano 134 i comuni a partire dai quali si raggiunge almeno un aeroporto in un tempo pari o inferiore ai 15 minuti (1,7% del totale nazionale, in cui risiede il 5,5% della popolazione). Il 12,2% dei comuni dista, invece, fra i 15 e i 30 minuti dall’aeroporto più vicino (pari al 30,3% dei residenti), il 22,1% dai 30 ai 45 minuti (il 29,2% della popolazione), il 24,3% dai 45 ai 60 minuti (17,8% dei cittadini), mentre il 39,6% dei comuni dista più di un’ora dall’infrastruttura aeroportuale più vicina (17,2% delle persone interessate). Nella società contemporanea queste informazioni hanno grande rilevanza perché si intrecciano con aspetti fondamentali della qualità della vita, della salute dell'economia e delle imprese, della consistenza dei flussi turistici. Diamo uno sguardo, pertanto, alla situazione regionale che dimostra come la Calabria abbia urgente bisogno di politiche atte a ridurre i tempi di percorrenza da e per gli aeroporti.
In Italia, dicevamo, il 17,2% dei residenti (corrispondenti al 39,6% dei quasi ottomila comuni), impiega oltre 60 minuti per raggiungere il più vicino aeroscalo. Questa percentuale, in Calabria, sale al 30,4%, con dati peggiori soltanto in Molise (99,3%), Basilicata (88,5%), Valle d'Aosta (76,8%), Trentino Alto Adige (75,6%). Situazioni ottimali in Friuli Venezia Giulia (5%), Emilia Romagna (5,4%), Lombardia (7%), Veneto (7,9%), Umbria (8,3%), Piemonte (11,5%). Anche considerando il range temporale di 15-30 minuti la Calabria è al di sotto della media nazionale con il 21,2% della popolazione a fronte del 30,3%. Poter raggiungere il più vicino aeroporto tra il quarto d'ora e la mezz'ora è una condizione ottimale che riguarda il 47% dei campani, il 42,4% dei liguri, il 39,5% degli umbri, il 37,2% dei piemontesi, il 37% dei lombardi, il 32,4% dei laziali, il 31,3% dei sardi. Analoga situazione si riscontra nel range temporale 30-45 minuti: l'Istat ha riscontrato una media nazionale del 29,2% dei residenti, a fronte del 15,6% dei calabresi. Spiccano, in questa comunque comoda fascia, il 58,7% dei friulani, il 36,8% dei lombardi, il 36,5% dei siciliani, il 34,1% degli emiliano-romagnoli, il 33,9% dei marchigiani, il 30,8% dei toscani. La Calabria sta al di sopra della media nazionale (17,8%) soltanto nella fascia 45-60 minuti, con il 22,6% della propria popolazione residente.
Potrà risultare utile qualche ulteriore raffronto: mentre il 53% dei calabresi (media nazionale 35%) dista da un aeroporto tra 45 minuti e più di un'ora, tale valore molto significativo scende al 17,5% per i friulani, al 22% per i lombardi, al 27,3% per i campani. Situazioni peggiori soltanto in Basilicata (100%), Trentino Alto Adige (96,4%), Valle d'Aosta (95,2%). Avvicinare la gran parte della popolazione calabrese agli aeroporti è un obiettivo che istituzioni e politica devono porsi in tempi brevi.