Numerose le reazioni alla nomina decisa dal Csm. Ai complimenti e ai messaggi di buon lavoro si aggiunge l’auspicio che chi arrivi a Catanzaro abbia la sua stessa «testarda ostinazione» nel combattere la ‘ndrangheta
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Tanti gli attestati di stima dalle istituzioni, dalla società civile, da partiti e singoli esponenti politici, per la nomina a procuratore capo di Napoli di Nicola Gratteri. Una designazione votata a larga maggioranza dall’assemblea plenaria del Consiglio superiore della magistratura per Gratteri, che per oltre 30 anni è stato in prima linea nella lotta alla 'ndrangheta e negli ultimi 8 ha guidato la Procura di Catanzaro con inchieste importanti e tanti risultati raggiunti.
La decisione | Nicola Gratteri è il nuovo procuratore di Napoli: il Csm sceglie il magistrato calabrese
M5S Calabria: «Grazie per il lavoro svolto, chi lo sostituirà dovrà avere la stessa determinazione»
«Nicola Gratteri, simbolo della magistratura in prima linea per la lotta alla ‘ndrangheta, sarà il nuovo procuratore capo di Napoli. Un incarico prestigioso che arriva dopo anni di intensa attività antimafia in Calabria». Lo affermano in una nota i portavoce e i coordinatori del Movimento 5 stelle Calabria. «A lui – dicono - vanno i complimenti del Movimento 5 stella calabrese e gli auguri di buon lavoro per la nuova avventura in un contesto complesso, non fosse altro perché è l’ufficio di procura più grande del Paese, in cui, per come lo conosciamo, si dedicherà con esperienza, competenza e passione. Ma, soprattutto, - prosegue la nota - a Nicola Gratteri vanno i ringraziamenti per quanto fatto nella sua, nostra, terra. Per la dedizione, il coraggio e la determinazione mostrate nella battaglia contro la ‘ndrangheta. Senza risparmiarsi e senza paura. Ci auguriamo – concludono gli esponenti pentastellati - che chiunque prenderà il suo posto alla Procura di Catanzaro lotti con la stessa testarda ostinazione per affrancare la Calabria da un nemico sempre più pericoloso, infido e mutevole».
Il profilo | Nicola Gratteri a Napoli dopo 30 anni di lotta alla ‘ndrangheta in Calabria
Succurro: «Una nomina prestigiosa quanto meritata»
«Sono felice che il Consiglio superiore della magistratura abbia scelto il magistrato Nicola Gratteri quale procuratore di Napoli». È il commento di Rosaria Succurro, presidente della Provincia di Cosenza e sindaca di San Giovanni in Fiore, sul voto del Csm con cui Nicola Gratteri è diventato procuratore di Napoli. «Si tratta – sottolinea Succurro – di una nomina prestigiosissima quanto meritatissima: significa che il coraggioso impegno di questo grande magistrato è stato apprezzato e premiato. Al procuratore Gratteri, che ha tutta la mia stima, rivolgo i più cordiali auguri di buon lavoro, certa – conclude la presidente e sindaca Succurro – che anche a Napoli egli saprà affermare la legalità e la giustizia».
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Irto (Pd): «L'impegno di Gratteri contro la 'ndrangheta è stato premiato dal Csm»
«L’impegno di Nicola Gratteri, da molti anni in prima linea contro la ’ndrangheta, è stato premiato dal Consiglio superiore della magistratura, che l’ha scelto come nuovo procuratore di Napoli. Mi congratulo con il magistrato calabrese e gli rivolgo i migliori auguri di buon lavoro, certo che continuerà a dare un fulgido esempio di coraggio, spirito di servizio e alto senso dello Stato». Lo afferma, in una nota, il senatore del Pd Nicola Irto, che aggiunge: «La lotta alle mafie deve essere sempre tra le priorità di tutte le istituzioni pubbliche. Ringrazio il procuratore Gratteri per il suo incessante e delicato lavoro e per la propria meritoria opera di divulgazione e promozione della cultura della legalità».
Mancuso: «Una scelta del genere dà più fiducia ai cittadini nella giustizia»
«Scegliendo il Csm, per l’Ufficio inquirente più grande di Italia, una personalità con così notevole esperienza, si dà più fiducia ai cittadini nella giustizia. Al dottor Nicola Gratteri, nuovo Procuratore capo della Repubblica di Napoli, rivolgo gli auguri di buon lavoro, miei e del Consiglio regionale che mi pregio di rappresentare». È quanto scrive in una nota il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.
Antoniozzi (FdI): «Auguri a Gratteri, a Napoli serve procura forte»
«Rivolgo i miei più sinceri auguri di buon lavoro a Nicola Gratteri che assume le funzioni di procuratore della Repubblica dì Napoli, una straordinaria e difficile città che ha bisogno certamente di una magistratura inquirente forte». Lo afferma Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. «Come calabrese e come componente della commissione antimafia - prosegue - lo ringrazio per il lavoro fatto in Calabria, teso a scardinare la criminalità organizzata. La magistratura inquirente non è infallibile e ha sempre bisogno di una magistratura giudicante che valuti con terzietà ogni cosa, per coniugare le esigenze di garantismo e ovviamente di perseguimento dei reati. Mi auguro che a Catanzaro venga un procuratore degno del predecessore e mi auguro che anche a Cosenza, tra qualche mese, quando l'attuale procuratore andrà in congedo possa arrivare un magistrato in grado di lavorare bene in un territorio che non è facile». «Non è solo la mafia il nostro nemico - conclude Antoniozzi - ma anche quella illegalità bianca che offende tanti cittadini onesti a vantaggio di altri delinquenti».
Limardo: «Ha regalato al vibonese una nuova primavera di libertà»
«Un augurio grande ed un ringraziamento grandissimo al procuratore Nicola Gratteri, per il prestigioso ruolo che andrà a ricoprire a Napoli, la Procura più grande d’Italia, e per quanto fatto alla guida dell’ufficio di Catanzaro, regalando al Vibonese, non solo con l’inchiesta Rinascita-Scott, una nuova primavera di libertà». Lo dichiara il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, in seguito all’ufficializzazione della notizia della nomina del procuratore Gratteri. «Al magistrato che più di tutti ha saputo cogliere il bisogno di legalità di un territorio spesso oppresso dalla cappa mafiosa, giunga il ringraziamento dell’intera città di Vibo Valentia. Una città che è tornata a respirare aria pura anche per merito dell’incessante opera di contrasto al malaffare e alla criminalità messa in atto dalle Procure e sostenuta da tutte le componenti delle forze dell’ordine, nei confronti delle quali il Comune di Vibo si è posto come interlocutore e portatore dei medesimi interessi: quelli della sicurezza, della legalità, del vivere civile, per una società più sana e libera. Siamo certi che questo lavoro proseguirà, perché la strada imboccata è quella giusta. Indietro non si torna».
Biondo (Uil): «Tutti noi dobbiamo essere riconoscenti a questo servitore dello Stato»
«La nomina del procuratore Nicola Gratteri alla guida dell’ufficio di Napoli ci riempie d’orgoglio e allo stesso tempo ci lascia un po’ di benevolo dispiacere. Questo perché le istituzioni calabresi perdono un uomo e un magistrato che, nel mettere al servizio della legalità e della Calabria gran parte della propria vita, ha subito notevoli restrizioni della stessa». A dichiararlo il segretario generale della Uil Santo Biondo. «Tutti quanti noi dobbiamo essere riconoscenti a questo servitore dello Stato, a quest’uomo che, con il suo lavoro, non si è mai arreso alla speranza di liberare spazi utili di democrazia, economica e sociale, in una terra troppo spesso soggiogata dallo strapotere mafioso. A Nicola Gratteri va il sentito e deferente saluto di tutta la Uil Calabria nella convinzione che, anche con il suo nuovo impegno professionale, non smetterà mai di lavorare per la legalità, la sicurezza e la libertà di tutti coloro che hanno bisogno dello Stato al loro fianco, che vogliono vivere in un Paese sempre più democratico e libero da ogni forma di schiavitù mafiosa. E chissà che in futuro non possa continuare - conclude Biondo - a dare il proprio contributo al bene della sua e nostra terra».
Sposato (Cgil): «Gratitudine per il lavoro svolto contro la criminalità organizzata»
«Rivolgiamo i nostri sentiti auguri di buon lavoro al Procuratore Nicola Gratteri eletto dal CSM a Capo della Procura di Napoli. A Nicola Gratteri trasmettiamo i nostri ringraziamenti e la nostra gratitudine per il lavoro che ha svolto in questi anni nella nostra regione contro la criminalità organizzata e per aver diffuso quotidianamente la cultura della legalità. Grazie Procuratore». È qunato scritto in una nota del segretario della Cgil Angelo Sposato
De Magistris: «Gratteri è un magistrato fuori dal sistema»
«Il Procuratore Gratteri è magistrato fuori dal sistema, punto di riferimento in Italia per il contrasto alla 'ndrangheta che è l'organizzazione mafiosa più potente d'Europa. Nicola Gratteri ha lavorato sempre in Calabria in un contesto ambientale che conosco benissimo e nel quale ci ho rimesso la toga da pm per avere individuato un sistema criminale che era arrivato sino al cuore dello Stato con il collante delle logge occulte. Fummo fermati anche perché la Procura della Repubblica di Catanzaro all'epoca era guidata da un magistrato, ben diverso da Gratteri, che invece di tutelarmi contribuì alla fine professionale con l'utilizzo dei proiettili istituzionali». Così l'ex sindaco ed ex magistrato Luigi de Magistris sulla nomina di Gratteri alla guida della procura partenopea. «Dopo tanti anni, anche grazie al lavoro del Procuratore Gratteri, persone e fatti sono stati individuati e il tempo è stato galantuomo. Guidare la Procura di Napoli è un onore e un privilegio, in un distretto che ha fatto la storia della magistratura e dell'avvocatura italiana», conclude de Magistris.
Mangialavori (FI): «Al procuratore Gratteri i migliori auguri per il nuovo prestigioso incarico»
Al procuratore Nicola Gratteri rivolgo i migliori auguri di buon lavoro per il nuovo prestigioso incarico che andrà a svolgere alla guida di una delle Procure più importanti d'Italia, quale è quella di Napoli". Lo afferma in una nota il deputato di Forza Italia e presidente della commissione Bilancio della Camera, Giuseppe Mangialavori. «Il procuratore Gratteri, forte di un lavoro lungo decenni sempre in prima linea - aggiunge Mangialavori - porterà con sé un bagaglio di esperienza maturata in una terra bella e difficile come la nostra Calabria. Al dottor Gratteri, da cittadino calabrese prima che da rappresentante istituzionale, giungano dunque i miei più sentiti auguri».
Iacucci (Pd): «A Gratteri i migliori auguri di buon lavoro per l'incarico prestigioso»
«A Nicola Gratteri vanno i migliori auguri di buon lavoro per l'incarico prestigioso, ma anche complicato, che sarà chiamato a ricoprire al vertice della procura di Napoli. Un territorio difficile, come quello che lascia, dove la lotta alla criminalità organizzata deve essere un impegno collettivo e costante. Sono certo che la sua lunga esperienza e la sua determinazione saranno fondamentali per la sfida che lo attende, per rappresentare lo stato e tutelare i più deboli». È quanto scrive il vice presidente del Consiglio regionale Franco Iacucci.
Saccomanno (Lega): «Lascia vuoto incolmabile in Calabria»
«È stato il punto di riferimento di tutte le persone per bene ed oneste che cercavano giustizia. La sala di attesa del suo ufficio di Catanzaro era sempre stracolma di persone che si rivolgevano a Nicola Gratteri per avere quelle risposte che tante altre Procure spesso non sono riuscite a dare. Ma, quello che colpiva maggiormente era la sua disponibilità all’ascolto, al confronto ed al conforto per le tante persone che avevano subito angherie, prepotenze, violenze, mortificazioni, estorsioni, omicidi e tanti condizionamenti rispetto ad una possibile vita normale. Gratteri era diventata l’ultima ancora, l’ultima luce per cercare di riprendersi quella dignità spesso calpestata per l’assenza dello Stato. E pur dinnanzi a tanto lavoro vi era sempre la disponibilità all’ascolto. Alla gente, a volte, era sufficiente questo: poter raccontare la sua storia, le sue mortificazioni, per avere un punto di riferimento, di ascolto e di conforto. Ed allora dinnanzi a tale disponibilità le persone sono diventate tante, anzi tantissime: chi aveva tenuto dentro momenti difficili, drammatici trovava la forza di parlare! Gratteri dava la forza di sentirsi protetti e lo faceva con grande passione: ogni storia, ogni racconto era importante. Un pezzo della travagliata Calabria che poteva contribuire a costruire la mentalità mafiosa oppure a spingere le indagini verso una parte rispetto all’altra. E poi l’organizzazione dell’Ufficio di Procura: una macchina quasi perfetta che consentiva a tutti di lavorare con serenità e dare il massimo per le indagini in corso. Qualcuno lo ha criticato per non aver, le indagini, raggiunto il massimo delle condanne: si tratta di persone che non conoscono le norme e che, spesso, affermano ciò in modo tendenzioso. Il PM deve procedere all’acquisizione della prova dinnanzi ad una ipotesi ed a indizi rilevanti di possibile reato ed in tale direzione chiede la emissione delle misure ritenute più idonee. Sarà poi il Giudice a decidere se concedere o meno tale misura. Poi sarà il dibattimento a dimostrare se si raggiunge o meno la prova piena e nel contraddittorio delle parti. E naturalmente nei processi di ‘ndrangheta è molto difficile scardinare il vincolo dell’affiliazione e familiare. Eppure, Nicola Gratteri è riuscito a coinvolgere decine di pentiti! Peccato che ora andrà a Napoli e che la Calabria perde un punto di riferimento forte, importante e sempre disponibile. Questa amarezza, però non può esimerci dal congratularci con il Procuratore Gratteri per un riconoscimento molto importante e che suggella la sua prestigiosa carriera. A Nicola Gratteri, quindi, gli auguri più sentiti delle persone per bene che son sicure che raggiungerà anche nella difficile Procura di Napoli i successi calabresi e meritati». Lo dichiara il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno.
Bruni (Pd): «I calabresi gli devono tanto»
«La nomina del Consiglio Superiore della Magistratura è il coronamento di una lunga e prestigiosa carriera di un servitore dello Stato che ha dedicato la sua vita alla lotta alla Ndrangheta e alla criminalità organizzata in generale. Tra i suoi meriti c’è quello di aver dimostrato ai magistrati in molte parti del mondo che la Ndrangheta si è largamente infiltrata ovunque ed in maniera molto invasiva. E che per combatterla c’è bisogno non solo di magistrati e forze dell’ordine ma della massima disponibilità e collaborazione da parte della collettività e delle istituzioni. La cattura di 140 latitanti, tra i più pericolosi in Italia, testimonia un impegno non comune e un talento unico nelle indagini che lo hanno fatto diventare, nel corso degli anni, il magistrato più famoso, sia in Italia, sia all’estero. Vive sotto scorta da 34 anni, da quando, in pratica, con la sua prima indagine in Calabria aveva provocato le dimissioni dell’assessore alla Forestazione e di conseguenza della giunta regionale. In tutti questi anni si è battuto caparbiamente contro le cosche che agiscono nelle nostre terre non limitandosi solo alla repressione, arrestando criminali, ma cercando di far passare a tutti i livelli, a cominciare dalle scuole, il messaggio della legalità, del rispetto delle regole e del saper scegliere da subito da che parte stare. I calabresi gli devono molto e non lo dimenticheranno facilmente, a lui le mie congratulazioni per i traguardi raggiunti e per il prestigioso incarico ottenuto». Lo scrive in una nota Amalia Bruni, consigliere regionale del Pd e vicepresidente della Commissione Antindragheta.