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Quasi sei anni per definire una causa civile al Tribunale di Lamezia Terme. Poco meno di cinque a Vibo Valentia. Sono numeri che parlano chiaro quelli stilati nel censimento sulla giustizia civile elaborato dal settore statistica e analisi del Ministero di via Arenula. Il divario fra nord e sud si fa sempre più grande. E il passo rallenta soprattutto in Calabria. Basti pensare che, negli ultimi venti posti della graduatoria che tiene conto del solo parametro della durata media dei procedimenti, ci sono ben cinque tribunali calabresi: Lamezia Terme, Vibo Valentia, Paola, Castrovillari e Crotone.
Nella classifica generale, invece, una menzione speciale merita il Tribunale di Locri, primo fra i calabresi: nonostante abbia, in percentuale, la più ampia scopertura di giudici in tutta Italia (ci sono solo 13 magistrati effettivi su 29) ed a fronte di un’altissima litigiosità (vi sono oltre 9500 processi civili pendenti alla fine del 2016), il piccolo avamposto della Locride riesce ad aggredire in modo adeguato tutta la mole di lavoro arretrata, sebbene i tempi medi per concludere un procedimento, rimangano ancora fra i più alti, ovvero 1.164 giorni, dunque più di tre anni. A scorrere, al 96esimo posto, vi è il Tribunale di Crotone con 7.599 cause, una durata media di 1.349 giorni ed una scopertura organica pari al 27%. Al 101esimo posto ecco Catanzaro che conta 16.510 cause. I tempi sono di 1.136 giorni e l’assenza di magistrati arriva al 15%.
Segue a ruota, Reggio Calabria, con oltre 14mila cause e una durata media che si attesta a 1.224 giorni, con scopertura pari al 20%. Al posto numero 107 spunta il Tribunale di Palmi; tre posizioni più in basso quello di Paola. Al 119esimo Cosenza. Ancora più giù – 125 e 126 – Castrovillari e Vibo Valentia. Chiude questo quadro desolante, il tribunale di Lamezia, 134esimo in graduatoria, su 140.
Consolato Minniti
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