Si chiamava Giuseppe Masci, classe 1906. Il 27 gennaio, giorno della Memoria, a Tarsia il solenne ricordo di un figlio di Calabria che ha incrociato gli orrori della Seconda Guerra mondiale.

Ma cosa è successo a Giuseppe Masci? A raccontare la storia è la nipote Carmen Cesareo che fino a 18 anni a vissuto a Cetraro per poi trasferirsi a Rende. «Sono una nipote che ha vissuto sempre nel ricordo di questo nonno che avrebbe voluto conoscere e che invece non ha vissuto… Poco più che ragazzina, promisi a mia nonna che lo avrei trovato e riportato a casa e, così è stato anche se, lei già non c'era più».

La storia che racconta Carmen è incredibile. «Ad Amburgo nel cimitero militare c'erano all'incirca 5.000 lapidi, era domenica e non c'era il custode. Il Cimitero di Amburgo è immenso, non sapevo dove cercare, ero disperata e sconcertata dalla vastità di quel luogo: tutti giovani soldati riposavano lì, erano poco più che ragazzi. Ad un certo punto non so perché, comincio a percorrere una fila di tombe, abbasso lo sguardo e leggo: Carabiniere Masci Giuseppe: mi emoziono ancora adesso al solo pensiero!».

Ora scopriamo l’episodio che gli è costata la vita. «Era in caserma a Cetraro, dove vi erano custoditi dei prigionieri, forse politici, non saprei, i nazisti entrati in caserma volevano portarli via, lui si è opposto ed hanno portato via anche lui e gli altri colleghi».

Lo portarono via… e poi nessuna notizia. «A mia nonna arrivò un telegramma dal cappellano del campo di concentramento di Fallingbisel (Baracca 30), con cui le veniva comunicato il decesso, avvenuto il 20 gennaio 1945 pochi mesi prima della fine della guerra. Le hanno restituito gli effetti personali. Ha lasciato la giovane moglie e una figlia (mia madre) di 9 anni.»

Un dramma per la famiglia. «Mia nonna non credeva alla sua morte o non voleva credere, perché nessuno le aveva dato notizie su dove fosse sepolto e diceva sempre che sperava di vederlo arrivare vivo un giorno. Aveva un’immagine ricorrente di mio nonno: lo vedeva arrivare, attraversare il giardino, bussare e.. Ha vissuto in attesa che questa sua "fantasia" a cui forse poco credeva, si realizzasse davvero».

La nipote Carmen non ha mai dimenticato: «Sono una nipote che ha vissuto sempre nel ricordo di questo nonno che avrebbe voluto conoscere e che invece non ha vissuto. Poco più che ragazzina promisi a mia nonna che lo avrei trovato e riportato a casa e, così è stato anche se, lei già non c'era più. Mia nonna è morta il 19 settembre 1987; mio nonno è tornato a casa il 19 settembre 2017». 

Per tanti anni di quel ragazzo non si è saputo nulla. «Non sapevamo dove fosse sepolto, siamo riusciti a scoprirlo nel 2016 circa. Si trovava nel cimitero militare di Amburgo, dove io sono andata per riportarlo a casa».

Una volta rientrati in Italia, Carmen ha fatto richiesta di trasferimento, tramite il ministero della difesa, della salma in Italia. Che è stata consegnata il 19 settembre del 2017 a Roma presso il sacrario delle Fosse Ardeatine ed il 21 settembre 2017 la salma è rientrata a Cetraro dove tutt’ora riposa.

Il 27 gennaio si svolgerà una cerimonia a Tarsia per consegnare la medaglia alla memoria. In un momento in cui, in Italia, troppi hanno dimenticato quella immensa tragedia che fu il nazifascismo in Europa. 
«Non solo in Italia, è il mondo intero che ha dimenticato quella immensa tragedia, il mondo intero ha dimenticato cosa sia la Guerra!».