Lo scorso 5 agosto il mistico ha condiviso la sua esperienza spirituale dopo il riconoscimento della Madonna dello Scoglio nella Locride come luogo di preghiera: «Pratico il servizio di carità cristiana tramite l'ascolto, in questi anni ho incontrato milioni di persone»
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Con la concessione del "Nihil obstat", che è il livello più alto di riconoscimento di un fenomeno religioso e la Chiesa ha confermato l'autenticità e la rilevanza delle esperienze mistiche vissute su questo luogo sacro. Lo Scoglio, situato in Calabria a Placanica (nella Locride), è diventato un centro di pellegrinaggio e devozione grazie alla vita e alle testimonianze di Fratel Cosimo che ha dedicato la sua esistenza alla fede e alla diffusione del messaggio della Beata Vergine Maria, attirando numerosi fedeli in cerca di conforto e guida spirituale.
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Chi è fratel Cosimo Fragomeni
Fratel Cosimo Fragomeni è una figura di rilievo nel panorama spirituale contemporaneo, noto per la sua vita dedicata alla fede e alla devozione mariana è diventato famoso grazie alle sue esperienze mistiche e alle apparizioni della Beata Vergine Maria che ha ricevuto sullo Scoglio, un luogo sacro situato a Santa Domenica di Placanica, nel reggino.
La sua storia è caratterizzata da una profonda spiritualità e un impegno costante nel diffondere il messaggio mariano, attirando numerosi pellegrini e devoti da tutto il mondo. Con una vita segnata dalla semplicità e dall'umiltà, Fratel Cosimo ha dedicato gran parte del suo tempo alla preghiera, alla meditazione e al servizio degli altri, diventando un punto di riferimento per molti fedeli in cerca di conforto e guida spirituale.
«Quando risuonò la bella notizia del riconoscimento ufficiale della Chiesa, emesso dal Dicastero Vaticano, con l'approvazione del Santo Padre, a dare il lieto annuncio è stato il nostro vescovo monsignor Francesco Oliva, per mezzo di una conferenza stampa tenutasi tra le mura di questo Santuario - dichiara fratel Cosimo - Per tutto quanto è avvenuto, permettetemi, nella mia miseria e povertà, di ringraziare infinitamente il Signore, e la Santa Vergine per avermi dato l'opportunità di essere ancora in vita insieme a voi e poter essere presente a questo evento storico di grazia».
Fratel Cosimo, un testimone oculare di un fatto straordinario
In un'atmosfera carica di spiritualità e di profonda emozione, Fratel Cosimo ha condiviso la sua straordinaria esperienza con i fedeli lo scorso 5 agosto raccontando l'apparizione che ha segnato la sua vita, trasformandolo da umile lavoratore dei campi in un devoto servitore di Dio.
«La Vergine Santissima, l'eccelsa madre di Dio e Madre nostra, dall'umile scoglio di Santa Domenica dove ha voluto stabilire la sua dimora, assisa come su un trono di grazia, come madre sollecita e premurosa, da ben 56 anni svolge la sua azione materna a favore dei suoi innumerevoli figli, che da ogni angolo della Terra giungono ai suoi piedi, prezzo l'umile Scoglio per implorare il suo materno ausilio».
Il racconto completo del giorno dell'apparizione della Madonna al frate
«Carissimi, dopo oltre mezzo secolo trascorso, a partire da quel lontano 11 maggio 1968, oggi in questo giorno di gaudio e di letizia, permettetemi di condividere con voi tutti, per la gloria di Dio e e anche per l'edificazione della nostra fede, la mia umile esperienza spirituale scaturita da quell'incontro con la madre del Signore».
«La famiglia in cui sono nato e cresciuto, era una famiglia di contadini, per cui anch'io come i miei genitori ho incominciato a lavorare la terra con i buoi e a pascolare il gregge. Ho frequentato la scuola fino alla seconda media, poi ho dovuto lasciare per aiutare la mia famiglia nel lavoro dei campi. Tutto è successo in quell'indimenticabile giorno, quando sul far della sera, dopo una lunga giornata ti duro lavoro nei campi, mentre rientravo a casa, e giunto in prossimità dello Scoglio, improvvisamente mi vidi abbagliato da una grande luce. Non sapendo cosa fosse successo, cercavo di guardarmi intorno e, mentre lo facevo, contemporaneamente, ho avvertito come un impulso interiore di voltarmi verso lo Scoglio e vidi proprio sulla sommità di esso una giovane ragazza di una rara bellezza in atteggiamento di preghiera».
«Ho avuto tanta paura e stavo per scappare, perché mi venne in mente proprio in quel momento quello che mi raccontava mia nonna davanti al focolare; mi diceva che nel mondo ci sono degli spiriti maligni che vanno in giro e bisognava portare addosso qualcosa di benedetto per essere protetti. Ma in quel preciso istante la giovane ragazza si mosse e mi fece segno con la mano di non scappare, dicendomi non avere paura: “vengo dal Paradiso, io sono la Vergine Immacolata, la madre del figlio di Dio, sono venuta a chiederti di costruire qui una cappella in mio onore, io ho scelto questo luogo e qui voglio stabilire la mia dimora, e desidero che da ogni paese si venga qui a pregare”».
La figura femminile, con voce dolce e rassicurante, si presentò come la Vergine Maria, invitandolo a costruire una cappella in suo onore in quel luogo. «A partire da quel momento mi sono sentito come improvvisamente trasformato, la mia vita è cambiata in un istante, come se avessi ricevuto un cuore nuovo, una mente nuova, una visione nuova, una nuova vita che non potevo nemmeno immaginare. È così che ebbe inizio la mia vocazione cristiana».
Da quel momento, la vita del mistico Cosimo cambiò radicalmente. L'incontro con la Madonna lo aveva trasformato interiormente, donandogli una profonda pace e una fede incrollabile. Spinto da un forte desiderio di servire il prossimo, iniziò a dedicare la sua vita all'ascolto e all'aiuto dei più bisognosi. «Nel praticare il servizio di carità cristiana attraverso l'ascolto, intuisco sempre di più che le persone di ogni categoria, gente comune, professionisti, persone di scienza, sentono un immenso bisogno di essere ascoltati, di confidarsi, manifestandomi le loro pene, le loro ansie, i loro affanni e il peso dei loro fardelli. Ascolto anche tanti sacerdoti provenienti da diverse diocesi di Italia e anche dall'estero come pure vescovi».
«Ad oggi penso di aver incontrato solo a colloquio privato milioni di persone e ascoltato storie tragiche di ogni genere. Questo servizio abbastanza pesante l'ho sempre fatto e continuo a farlo tuttora con tanto amore e dedizione – continua fratel Cosimo.
La richiesta della Madonna: «Qui desidero un grande centro di spiritualità, dove le anime troveranno pace e ristoro»
«Il compito affidatomi dalla Santa Vergine consiste non solo nella testimonianza evangelica, ma anche nella realizzazione di questa grande opera che ha voluto e che a me sta tanto a cuore: portare a compimento la costruzione di un magnifico Santuario degno della madre di Dio e di tutti i suoi devoti, come Lei disse: “qui desidero un grande centro di spiritualità, dove le anime troveranno pace e ristoro"».
Quindi fratel Cosimo ripercorre le parole confortanti della Madonna: «Non ti mancheranno tribolazioni e sofferenze, non ti scoraggiare, io sarò con te e ti sosterrò con la mia mano».
La forte emozione e il ringraziamento al sinodo per l'evento storico
«Quando risuonò la bella notizia del riconoscimento ufficiale della Chiesa, emesso dal Dicastero Vaticano, - ha detto ancora fratel Cosimo - con l'approvazione del Santo Padre, a dare il lieto annuncio è stato il nostro vescovo monsignor Francesco Oliva, per mezzo di una conferenza stampa tenutasi tra le mura di questo Santuario. Per tutto quanto è avvenuto, permettetemi, nella mia miseria e povertà, di ringraziare infinitamente il Signore, e la Santa Vergine per avermi dato l'opportunità di essere ancora in vita insieme a voi e poter essere presente a questo evento storico di grazia».