L'attore e comico ha incontrato al porto in primo cittadino: «Si è innamorato della cittadina e si è complimentato per il lavoro che si sta facendo»
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«È tanto ricorrente quanto assurdo dover prendere atto della difficoltà, dell'insofferenza e spesso dell'ostruzionismo che parte della cittadinanza manifesta rispetto all'impegno di tanti sindaci ed amministrazioni comunali sul fronte del rispetto delle regole, dal corretto conferimento dei rifiuti alla tutela del decoro urbano, dal rispetto del codice della strada a quello dell'inquinamento acustico. Diventa cioè spesso così complicato tutelare e far tutelare a tutti il posto in cui si vive che, per non piangere, conviene andare avanti ma ridendoci sopra. Il copione che si ripete, paradossalmente, è sempre quello egregiamente descritto nel bel film di Ficarra e Picone, L'Ora Legale».
A condividere comparazioni e riflessioni, tra il serio e l'ironico - è detto in una nota - sono stati a Tropea il sindaco della città Giovanni Macrì e il comico, attore, cabarettista, conduttore televisivo, sceneggiatore e regista Salvatore Ficarra salutato ed accolto nel Porto della cittadina tirrenica.
«Tutti invocano all'inizio - riporta la nota - rivoluzioni e cambiamenti radicali rispetto al passato. Una unanimità che inizia però a dimezzarsi quando poi si intuisce che si fa sul serio e che chi è stato scelto per governare non indietreggia nel far rispettare a tutti le regole della convivenza civile, dell'accoglienza turistica e dello sviluppo ordinato. Innamoratosi del Principato ed alla luce della piacevole chiacchierata sulle attività dell'istituzione pubblica e sull'impegno delle forze dell'ordine, alludendo all'immaginario paese narrato nel loro film, complimentandosi col primo cittadino per il lavoro complessivo che si sta facendo sulla destinazione, Ficarra ha scherzosamente condiviso la battuta del sindaco quando ha definito Tropea la Città dell'Ora Legale».