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«Scusate non riesco ad articolare le parole». Così Moni Ovadia ha interrotto la conversazione che stava tenendo con il giudice Antonio Salvati, nella terza giornata del Festival della letteratura e del diritto. Il maestro, rimasto vigile, è stato soccorso dal sindaco di Palmi, il medico Giovanni Barone che, seduto nel pubblico, ha raggiunto il palco e accompagnato Ovadia in camerino.
Da quello che hanno riferito gli organizzatori le sue condizioni non sarebbero gravi, al punto da chiedere l’intervento del 118. Avrebbe accusato un improvviso calo di pressione ma non ha mai perso conoscenza. Poco dopo, è tornato sul palco per salutare il pubblico e tranquillizzarlo circa il suo stato di salute. Moni Ovadia non ce l'ha fatta a completare la conversazione, ma ha spiegato di essere reduce da "diverse notti insonni, per via della frattura di una costola che ho scoperto di recente. Ha garantito che tornera' a Palmi e il pubblico, scattato in piedi per un calorossimo applauso, ha tirato un sospiro di sollievo scoprendolo ironico come sempre.
Il maestro ha infatti salutato raccontando al microfono un aneddoto - "e' da preferire l'aterosclerosi all'Alzhaimer perchè almeno così non si ricorda nulla" - e ha citato il Papa con una "benedizione finale: benedico sopratutto gli atei".
Agostino Pantano