È la vita che si aggrappa ad ogni latitudine e che ricomincia ogni giorno da quel che resta. La storia di Youssef è quella di un capitolo nuovo, di una pagina voltata dopo paragrafi difficili da scrivere, leggere e raccontare. È l'immagine di un bambino che si affaccia sorridente al mondo ma che il mondo, inconsapevolmente, ha dovuto sfidarlo ancor prima di nascere. 

Youssef è il primo bimbo del Centro accoglienza Sai “L’Approdo” di Girifalco, in provincia di Catanzaro. Il primo "figlio" di una struttura che tiene fuori dalle sue mura l'indifferenza e la disattenzione verso il prossimo. Il piccolo, nato da poche ore, sta bene. A comunicarlo è la compagine amministrativa girifalcese che, attraverso un post pubblicato sui canali social, informa inoltre che «i genitori e le sorelline maggiori del piccolo, arrivati dopo un viaggio della speranza durato 48 ore a bordo di un barcone, vivono a Girifalco da quando l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pietrantonio Cristofaro, ha deciso di promuovere l’apertura del Centro gestito dalla Fondazione Città Solidale». 

L'ente comunale, in segno di affetto e vicinanza per il lieto evento, ha voluto donare alla famiglia di Youssef un fiocco nascita. Un'attenzione in più, una carezza da parte dell'intero paese che si appresta a fare da culla al piccolo concittadino. «Ai genitori e alle sorelline vanno gli auguri di tutta la comunità di Girifalco - aggiungono gli amministratori -. Agli operatori e ai vertici della Fondazione va il ringraziamento più affettuoso per l’amore e la passione con cui hanno seguito e stanno seguendo la mamma e i suoi tre bambini». L'augurio che da più parti arriva sui social per Youssef è che il destino possa tifare per lui e stare ogni giorno dalla sua parte. Girifalco ha fatto già la sua scelta, aprendo le braccia al miracolo di una nuova vita.