Nel paesino di Sant’Ilario, la bella Boccadirosa arrivava e creava scompiglio tra comari e mariti. Appena scesa dal treno tutti si accorsero che non era un missionario, ad Acri, Malena, nome che richiama quella passeggiata cinematografica fatta di pizzi e ammiccamenti sottecchi, non vogliono proprio farla arrivare.

Questa è una storia di provincia, di quelle di una volta, che sanno di segreti e desideri, mormorii e sguardi obliqui. Siamo nei dintorni di Cosenza. Il 13 novembre, la pornostar (ora scrittrice) pugliese, presenterà ad Acri il suo libro “Pura” (Mondadori) per la terza edizione di CineBookFood, evento organizzato dal patron Mattia Scaramuzzo. Parliamo di un romanzo autobiografico che l’autrice sta presentando in tutti i salotti televisivi nazionali (da Costanzo a D’Urso) e nei festival in giro per lo Stivale. Ma ad un giorno dall’ufficialità della data e del luogo, è scoppiata una bufera degna di una commedia in bianco e nero.

Per dare l’altolà alla pornostar pugliese, si è scomodato Antonio Marziale, garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, chiamato in causa dal Sidef, che, per chi non lo sapesse, è il Sindacato delle Famiglie che non ha gradito l’idea che una pornostar potesse presentare un libro. Così, con parole dure e sferzanti, Marziale, non le ha mandate a dire, scrivendo una nota in cui elenca, meticolosamente, i rischi gravissimi che comporterebbe la realizzazione di una presentazione con un’autrice del genere. Roba da farci un decreto ministeriale all’istante.

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