Pet-Therapy in azione: Giancarlo Silipo, la fida Mae e la cucciola Lily alleviano il dolore dei piccoli pazienti e delle loro famiglie. Un'iniziativa speciale che porta un raggio di sole nei reparti
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
C'è chi si sacrifica per gli altri senza chiedere nulla in cambio, anzi, offrendo il proprio cuore e quello dei propri compagni più fedeli. È il caso dell'Unità Cinofila di salvataggio nautico (mare, fiumi e laghi), Anpas Croce Verde Catanzaro, che continua a portare avanti un progetto unico nel suo genere: l'intervento assistito con animali, conosciuto come Pet-Therapy. Un progetto che non solo salva vite, ma dà conforto a chi sta combattendo battaglie quotidiane contro il dolore. E a condurre questa missione di amore, con tanto di “eroi” a quattro zampe, c'è Giancarlo Silipo insieme alla sua inseparabile Mae e da poche settimane la piccola Lily.
Giancarlo Silipo, istruttore e addestratore cinofilo nazionale riconosciuto dal ministero dell’Interno e dal Miur, ha dedicato la sua vita alla formazione di cani da soccorso. Nel corso di questi anni, insieme alla sua compagna Mae, ha realizzato uno dei progetti più amati e apprezzati della sua carriera, cioè, portare un po' di speranza e sollievo nelle strutture sanitarie, soprattutto nei reparti pediatrici.
Tappa all’ospedale di Lamezia
Anche quest’anno, la sua Unità cinofila ha fatto visita ai bambini ricoverati presso l’ospedale di Lamezia Terme, un’iniziativa resa possibile dalla collaborazione con la dirigente medico dr.ssa Mimma Caloiero, che ha abbracciato con entusiasmo il progetto. Mae, la cagnolina che è ormai diventata una vera e propria eroina a quattro zampe, è riuscita a strappare sorrisi e a portare una brezza di serenità tra i piccoli pazienti, i loro genitori e l'intero staff sanitario.
«Oggi è il secondo anno consecutivo che portiamo un po' di sollievo in questo reparto», spiega Giancarlo, fondatore dell'unità. «Vedere i sorrisi dei bambini, il loro entusiasmo nel giocare con Mae è la nostra più grande ricompensa».
A rendere ancora più speciale l'intervento di quest'anno c'è un’inaspettata sorpresa: Lily, la cucciola di Mae, nata appena due mesi fa, si prepara a seguire le orme della madre e del suo conduttore, Giancarlo. In futuro, anche Lily sarà addestrata per operare in missioni di soccorso nautico e Pet-Therapy, unendo la sua energia e il suo amore alla causa che da anni accompagna la famiglia Silipo. Con un cuore grande e tanto impegno, Lily si affiancherà a Mae, creando una nuova generazione di cani da soccorso, sempre pronti a intervenire, senza nulla chiedere in cambio, se non la possibilità di portare conforto a chi ne ha più bisogno. «Lily sarà addestrata per il soccorso nautico e per la pet therapy», spiega Silipo. «Insieme a Mae, formeranno un team ancora più affiatato e saranno in grado di portare gioia e conforto a un numero sempre maggiore di persone».
«Quello che facciamo non è un lavoro, è una missione», racconta Giancarlo Silipo. «Ogni giorno siamo consapevoli che possiamo fare la differenza nella vita di qualcuno, e non c'è niente di più bello che vedere un sorriso tornare sul volto di un bambino». E proprio questo è ciò che distingue gli eroi veri, quelli che, invisibili, donano senza aspettarsi nulla, facendo battere il cuore di chi li accoglie.
Oggi la pet-therapy sembra essere diventata una moda e a questo proposto abbiamo rivolto a Giacarlo Silipo la sua opinione sull'uso degli animali, in particolare dei cani, come strumento terapeutico, e in quale modo questa tendenza influenza le persone e quanto influisce sulla qualità del trattamento.
Le visite ai piccoli pazienti
Giancarlo, il tuo lavoro con Mae e ora con Lily sembra davvero speciale. Qual è il momento che ricordi con maggiore emozione durante le vostre visite nei reparti ospedalieri? E in che modo pensi che la presenza di cani come Mae possa davvero fare la differenza nella vita di un malato?
«Ogni incontro con i bambini durante l'intervento assistito con gli animali è unico ed emozionante, poiché ogni bambino vive le proprie emozioni in modo diverso. Il contatto con il cane, che offre affetto e sollievo, aiuta a distrarre i piccoli pazienti dal dolore e dalla frustrazione, regalando loro un momento di sollievo psicologico. Anche i genitori traggono beneficio, trovando conforto nel vedere il loro bambino interagire con l'animale. Questo tipo di Pet-Therapy ha un impatto positivo non solo sul benessere fisico, ma anche su quello psicologico, migliorando la qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie durante il percorso terapeutico».
Il lavoro dei cani di salvataggio
In estate, purtroppo, a volte assistiamo a una "passerella" dei cani di salvataggio, che vengono mostrati per fini pubblicitari o estetici, senza che venga veramente valorizzato il loro impegno nel soccorso. Come possiamo sensibilizzare il pubblico e le istituzioni sull'importanza di utilizzare questi cani in modo etico e senza scopi di lucro, per una causa realmente utile alla comunità?
«Uno dei principali problemi del settore del soccorso cinofilo riguarda la crescente presenza di individui non specializzati, che, pur avendo completato un corso, non sono realmente operativi nel settore. Queste persone, infatti, svolgono lavori completamente diversi durante l’anno, come impiegati o professionisti in altri ambiti, e si dedicano al soccorso solo saltuariamente, per lo più durante la stagione estiva. Questo approccio parziale, che manca di un impegno costante e formativo, crea disservizi e rischia di compromettere la qualità degli interventi.
Al contrario, una vera unità cinofila di soccorso richiede un impegno continuo, con formazione e aggiornamenti costanti. La preparazione non è solo teorica, ma pratica e applicata a scenari diversi, dai soccorsi in acqua agli interventi in situazioni di emergenza. Questo tipo di preparazione deve essere fatta con serietà, senza cadere nel marketing e nelle certificazioni vendute a chiunque. L’addestramento del cane, ad esempio, non deve essere un continuo processo di rinnovo e spesa, ma una formazione solida che, una volta acquisita, non necessita di ripetizioni ogni anno.
Un altro punto critico riguarda l’eccessivo business che si sta sviluppando attorno alla cinofilia di soccorso. Alcuni soggetti approfittano della mancanza di conoscenze tecniche da parte delle persone, creando un sistema che ruota attorno al guadagno economico piuttosto che al bene pubblico. Questi "operatori" sfruttano l'ignoranza delle persone, proponendo costosi corsi e rinnovi di certificazioni, senza una reale preparazione e senza considerare l'impegno serio che un vero soccorso richiede.
Il soccorso, infatti, non è un hobby, ma una missione che deve essere svolta con dedizione, 365 giorni l’anno. Non si può fare soccorso solo nei momenti "facili" o per ragioni di visibilità. Ogni operazione di soccorso è un atto di responsabilità che richiede preparazione, conoscenza e disponibilità a fronteggiare anche le condizioni più avverse, sia per l’operatore che per il cane.
La vera cinofilia di soccorso deve essere un servizio gratuito e continuativo alla comunità, senza ricompense economiche per i volontari, ma solo la gratitudine delle persone salvate. Le autorità e la popolazione devono essere più informate riguardo alla preparazione e ai limiti degli operatori cinofili, evitando di cadere nelle mani di chi usa la cinofilia come strumento per fare business piuttosto che come una vera e propria missione di soccorso».
Soccorso cinofilo
Cosa consiglieresti a chi desidera avvicinarsi al mondo del soccorso cinofilo e del salvataggio, affinché l'impegno sia sempre svolto con responsabilità, senza cadere nell'errore di ridurre il cane a una "star" o a un oggetto di marketing, ma invece mantenerlo al centro di un servizio altruistico e professionale?
«Il soccorso cinofilo e la cinofilia non devono essere visti come attività lucrative, ma come un impegno altruistico. L'addestramento di cani per il soccorso richiede competenza e passione, non può essere ridotto a un hobby stagionale. L'esistenza di istruttori non qualificati che offrono corsi senza la giusta certificazione, ingannando chi non ha esperienza. Il soccorso con unità cinofile è un'attività che non prevede compensi, ma viene svolta per salvare vite umane. È importante informarsi correttamente e non cadere nelle trappole di chi promuove video sensazionalistici che non riflettono la realtà del soccorso. L'invito è a fare attenzione agli opportunisti che sfruttano la mancanza di conoscenza delle persone per guadagnare soldi. L'obiettivo è che la comunità comprenda che il soccorso cinofilo è un atto di volontariato puro, in cui la vera ricompensa è salvare una vita, non ricevere denaro. Chi si impegna in questo campo deve farlo con il cuore e con un forte senso di responsabilità. Il testo invita infine a non farsi ingannare da chi mercifica il soccorso, facendo credere che sia solo un business».
La missione dell'Unità cinofila non si ferma mai: Giancarlo e Mae e adesso anche la piccola Lily sono sempre pronti a intervenire durante la stagione balneare e in ogni altra emergenza, senza mai abbassare la guardia, anche durante l'inverno. Questo spirito di dedizione si manifesta anche nelle calamità naturali, come è successo in occasione della tragedia di Cutro, dove l'Unità cinofila è stata fondamentale.