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Sono arrivati negli uffici della Procura di Cosenza i primi risultati delle analisi sull'acqua prelevata dai serbatoi utilizzati per il rifornimento idrico della città. Secondo gli accertamenti dell'Arpacal, l'acqua è salubre anche se le analisi non sono state completate. Mancano infatti i test chimici che saranno conclusi entro la fine della settimana.
Dai primi risultati solo in due casi è stato accertato un livello di coliformi di poco superiore alla norma, in particolare nelle zone servite dal Merone e dall'adduttore di Timpafusa. In questi casi i problemi sarebbero risolvibili, secondo l'Arpacal, perché riguardano il trattamento dell'acqua e quindi le condizioni igieniche della struttura. I carabinieri la scorsa settimana hanno fatto controllato la sede della Sorical, l'ufficio tecnico del Comune e i serbatoi.
Qualità dell’acqua a Cosenza, blitz dei Carabinieri a Palazzo dei Bruzi
Lo scopo è quello di acquisire la documentazione contrattuale e compiere campionamenti sulla salubrità dell'acqua. L'attività è coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza e seguita dal procuratore Mario Spagnuolo e dall'aggiunto Marisa Manzini e scaturisce dalla perdurante della crisi idrica che affligge la citta' di Cosenza. I magistrati hanno conferito la delega ai carabinieri per cercare di capire che cosa stia accadendo in città sulla riduzione dell'erogazione dell'acqua. Nello specifico sono stati controllati i livelli di potabilità dell'acqua. L'obiettivo è verificare le modalità di erogazione dell'acqua e le cause delle interruzioni.
Francesco Pirillo