«L'atterraggio di un elicottero con a bordo due sposi, nella piazza principale del Comune di Nicotera è inaccettabile, specialmente perché non si capisce chi abbia dato l'autorizzazione a quell'atterraggio che ha bloccato per ore il traffico cittadino».

 

Lo afferma la deputata di Sinistra Italiana Celeste Costantino, componente della commissione Antimafia. «Siamo stati costretti ad assistere ad una scena non degna per uno Stato democratico, prosegue la deputata di Sinistra Italiana, e se sono vere le indiscrezioni secondo cui lo sposo sia parente del potentissimo clan Mancuso, saremmo davanti all'apologia della malavita che tutto può, come era già successo per i funerali dei Casamonica a Roma la scorsa estate.  Non siamo davanti a scene di folclore di cattivo gusto, ma davanti a chiari messaggi di impunità da parte del clan e per questo - conclude Celeste Costantino - chiediamo al Governo, al comune di Nicotera e alla Polizia di fare piena luce su quanto accaduto e puniti i responsabili».

 

Sullo stesso argomento è intervenuto il sindacato di Polizia Consap, tramite le parole del segretario nazionale Stefano Spagnoli: «Ancora una volta – precisa - lo Stato si fa trovare impreparato di fronte all'ennesima ostentazione di potere mafioso ed a questo punto è lecito domandarsi se esiste una volontà politica di stroncare questo malcostume, intanto i cittadini di Nicotera sono stati privati per qualche ora della libertà di circolare nel loro paese, usato come scenario per le nozze del parente del boss, un fatto gravissimo che fa fare cento passi indietro alla lotta contro la criminalità organizzata».

 

E ancora: «Quale sottufficiale in divisa - si chiede Spagnoli - pagherà il prezzo di questa Italia senza regole? E' già partito un vergognoso scaricabarile tra le autorità competenti in attesa che spunti un anello debole da sacrificare all'inadeguatezza della legge, magari qualche collega che non ha tenuto conto di fax scritto in piccolo o qualche giovane carabiniere appena arrivato a Nicotera. E' ormai di tutta evidenza che la legge in questo Paese non può nulla contro l'arroganza criminale e gli ingenti capitali della malavita organizzata ma appare solo in grado di far penare e punire pesantemente le persone oneste. Stavolta - conclude Spagnoli - l'inchino davanti al boss lo ha fatto lo Stato».

 

Elicottero nel centro storico di Nicotera, il caso passa alla Dda