CATANZARO -  Concluso con un'assoluzione e quattro sconti di pena il processo d'appello per cinque imputati gia' condannati in primo grado, il 12 aprile del 2013, a seguito dell'operazione antidroga della Squadra mobile e della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro denominata "Doppio canale", che avevano scelto il giudizio abbreviato.

Il verdetto. La Corte d'appello del capoluogo calabrese, ieri, ha assolto Emanuele Iannazzo, che in primo grado aveva avuto una condanna a 2 anni di reclusione e 4.000 euro di multa. Pene ridotte per Fiore Catizone a 4 mesi di reclusione e 600 euro di multa, dai precedenti 8 mesi di reclusione e 1.500 euro di multa; Vittorio Nicoletta a 2 anni e 8 mesi di reclusione e 4.400 euro di multa, dai precedenti 6 anni; Ivan Corapi a 1 anno e 4 mesi e 2.800 euro, dai precedenti 2 anni e 4.000 euro; Domenico Ruga a 4 anni e 19.000 euro, dai precedenti 6 anni e 20.000 euro.

L'operazione. Il blitz "Doppio canale" scatto' all'alba di giorno 11 gennaio 2012 per sgominare due organizzazioni criminali dedite ad un fiorente smercio di sostanze stupefacenti a Catanzaro, e con affari e collegamenti in provincia di Reggio Calabria e Vibo Valentia,  in Puglia e Basilicata. Solo ad alcuni imputati, pero', fu contestato il traffico di stupefacenti, mentre gli altri furono chiamati a rispondere di singoli episodi di spaccio.

Collegamenti con le ndrine. Dall'inchiesta antidroga, secondo quanto reso noto dagli investigatori, emersero collegamenti dei gruppi malavitosi ricostruiti con il clan Mancuso di Limbadi e con soggetti vicini alla cosca dei Piromalli-Ruga del Reggino. Le indagini, avviate nel 2007, permisero di effettuare numerosi arresti in flagranza e diversi sequestri di cocaina, marijuana e hashish. Per altri imputati di "Doppio canale" il processo dibattimentale davanti al tribunale collegiale di Catanzaro si e' concluso il 19 luglio scorso con sei condanne parziali - a pene comprese fra 3 e 1 anno e mezzo di reclusione - e sette assoluzioni totali.